STEP #5: Creare un ambiente di lavoro collaborativo
L’argomento del giorno è come creare un ambiente di lavoro collaborativo con Scrum: ormai il quinto appuntamento della nostra guida all’implementazione di Scrum in 10 semplici step!
Se vi siete persi i precedenti, ecco tutti gli step visti finora:
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Vuoi creare un ambiente di lavoro collaborativo? Parti da una lavagna bianca.
La lavagna bianca è il tuo punto d’inizio, più lavagne bianche sono anche meglio.
Copri i muri con lavagne bianche…non sono mai troppe ;).
Una lavagna bianca da riempire insieme batte qualunque software collaborativo 10 a 0 ed è contemporaneamente utile a più scopi: piani di alto livello e roadmaps, discussioni, bozze di funzionalità, idee, statistiche, report di status etc etc.
Scegli un luogo dedicato per creare un ambiente di lavoro collaborativo.
Il punto in cui si colloca la lavagna bianca (o le lavagne bianche) sarà per il vostro team l’”officina della collaborazione”, il cuore vero per le discussioni del team. Tipicamente, esso coinciderà col luogo di ritrovo quotidiano per gli standup meeting, quello in cui insomma proprio sulla lavagna puoi ritrovare tutte le informazioni che ti servono in merito al progetto con un colpo d’occhio.
La gestione via post-it: l’aiuto della lavagna kanban
Dividi la tua lavagna in 5 colonne, eventualmente e a tuo giudizio anche di più, ma le 5 di base prevedile sempre.
Nominale con le seguenti etichette:
1. Backlog di Progetto
2. Task “to do”
3. Work in progress
4. To be Verified
5. Done!
Su ciascun post-it scrivete il numero di riferimento e la descrizione di ogni elemento del Backlog incluso nello sprint che state affrontando e assegnateli alla prima colonna denominata per l’appunto ‘Backlog’. Chiaramente queste note non devono contenere la descrizione completa, sono solo dei veloci memo di cos’è incluso in generale nello sprint in corso.
Indi compilate una nota per ciascun task dello sprint e collocateli sulla colonna del ‘To Do’.
Quando qualcuno prende in carico un task e ne comincia la alvorazione, dovrebbe contemporaneamente spostare il relativo post-it sulla colonna successiva ‘Work in progress’.
Quando poi il task è terminato, avanzerà di conseguenza su quella finale ‘Done!”
Questo darà a voi stessi, al team nel suo complesso ed ai vostri stakeholders, uno sguardo complessivo incomparabile sullo stato dello sprint.
Lavagna vs software 10:0
Secondo Kelly Waters, l’autore di All About Agile, nessun genere di software può eguagliare la cara vecchia buona lavagna. La gente ha una sorta di speciale esperienza tattile con la lavagna.
Così come nel caso delle email se comparate con un confronto faccia-a-faccia, nessuno strumento riesce a restituire quel medesimo senso di collaborazione e condivisione che viene dato da una semplice lavagna compilata ed aggiornata da tutti ed ad uso di tutti.
Siamo parecchio oltre una semplice progress-board. Siamo di fronte a uno strumento reale, estremamente pratico ed immediato, che forza la collaborazione, li fa confrontare, li costringe a parlare tra di loro, soprattutto all’interno di team di sviluppo molto ampi che spesso prevedono l’integrazione di persone che non sono collaboratori tipici e naturali.
La lavagna fa appunto questo: gli consente di lavorare insieme, come squadra.
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Step #1: Tieni in ordine il tuo Backlog di progetto
Step #2: Come fare la stima del tuo backlog di progetto
Step #3: Come pianificare lo Sprint – I requisiti
Step #4: Come pianificare lo Sprint – I task
Step #6: Come implementare lo Sprint con Scrum
Step #7: Standup e… fai sentire la tua voce!
Step #8: Traccia i progressi con un diagramma quotidiano
Step #9: Consegna in tempo!
Step #10: Rivedi, rifletti, ripeti.