Quanto costa aprire un e-commerce e procedure burocratiche da seguire
L’e-commerce naviga a vele spiegate sulle inarrestabili onde di Internet, soprattutto in un momento di ristrettezze sociali e di incertezza economica come quello che sta attraversando il nostro Paese dopo la pandemia.
Secondo il Salesforce Shopping Index, l’Italia ha vissuto una crescita dell’e-commerce nel primo trimestre del 2021 pari al 78%, guadagnandosi addirittura il quarto posto a livello europeo. Il numero persone che fa shopping online è esploso in periodo pandemico e continua a confermarsi tutt’ora, soprattutto grazie al ruolo svolto dallo smartphone.
Il segreto del successo di un e-commerce è da ricercare su diversi fronti come l’ampia varietà di beni e servizi che offre sul mercato e la sempre maggiore facilità di utilizzo sia da parte degli acquirenti che dei venditori.
Le persone oggi vogliono acquistare online.
Consapevole di questo, anche tu vorresti aprire un e-commerce?
È un’ottima idea tuttavia, se sei all’inizio, potresti essere spaventato dai costi di gestione di un negozio online, così come dalla burocrazia necessaria per poter vendere senza pensieri legali.
Avviare un’attività online non è certo un progetto semplice. Il sito web in sé, infatti, non basta per aprire un e-commerce di successo. È più che altro un punto di partenza, considerando che sviluppare un e-commerce significa anche:
- Scegliere dei fornitori e dei collaboratori per la gestione dell’attività;
- Scegliere il tipo di prodotto da vendere;
- Organizzare la gestione del magazzino e delle spedizioni;
- Scegliere una buona strategia di posizionamento online sui motori di ricerca
- Fare attività di promozione con annunci pubblicitari su Google AdWords o sui social network, come Facebook Ads.
Ma niente paura, ti daremo subito una mano per aprire un e-commerce ottimizzando i costi e preparando il terreno per una crescita progressiva della tua attività online.
Per aprire un e-commerce devi considerare la burocrazia
Ebbene sì, iniziamo da uno dei tasti più dolenti ma anche da un passaggio fondamentale se vuoi aprire un e-commerce in regola. E noi ti consigliamo di farlo.
Il commercio elettronico, in particolare, è regolamentato dalla Direttiva 2000/31/CE.
La prima opzione per aprire un e-commerce è fornire prestazioni occasionali: significa costi inferiori.
Questo puoi farlo a due condizioni: il ricavo non deve superare 5000 € all’anno e devi usare le ricevute con ritenuta d’acconto del 20%, ma soprattutto (requisito fondamentale oggi) l’attività deve essere svolta una tantum.
Sopra il tetto dei 5000 €, come per tutte le attività commerciali, è necessario aprire una partita IVA e iscriverti alla Gestione Separata dei Commercianti.
Ma se vuoi aprire un e-commerce, la partita IVA è solo uno degli obblighi che dovrai sostenere.
Occorre infatti anche:
- Inviare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate e all’INPS;
- Presentare la SCIA allo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune nel quale hai registrato la tua attività;
- Iscriversi alla Camera di Commercio;
- Eventualmente iscrizione al VIES (Vat Information Exchange System) per vendere in altri Paesi della Comunità Europea.
Un altro aspetto, collegato ai costi e agli adempimenti necessari per aprire un e-commerce, è il tipo di attività che svolgi. In particolare ci riferiamo alla distinzione tra commercio elettronico diretto e indiretto.
Il commercio elettronico diretto consiste nella vendita di prodotti e servizi mediante i mezzi elettronici (mercati o portali di shopping online) ed è regolato dalla Direttiva 2002/38/CE.
Il commercio elettronico indiretto comprende invece tutte le attività che utilizzano i servizi Internet come intermediari per la vendita dei propri prodotti.
Ti consigliamo comunque di affidarti a un commercialista e a un notaio di fiducia, che ti possano seguire passo dopo passo per garantirti il pieno rispetto di tutti i principi della normativa in materia.
Quanto costa aprire un e-commerce di successo
L’e-commerce è un’attività come tutte le altre, con l’unica differenza che si sposta dalla realtà fisica a quella virtuale. In quanto tale, quindi, l’apertura di un e-commerce comporta dei costi.
A seconda del tipo di attività che svolgi, i costi variano (anche in maniera significativa).
Ma poiché stai pensando di avviare la tua attività (quindi sei all’inizio…), ti consigliamo di non esagerare con gli investimenti; piuttosto concentrati su un budget realistico e proporzionato ai tuoi obiettivi.
A proposito di obiettivi….
Quali sono i tuoi obiettivi? Quanto vorresti fatturare tra 6 mesi? 10.000 euro o 100.000? Non vogliamo farti i conti in tasca, ma senza una risposta a questa domanda, non potrai aprire un e-commerce e avere successo.
Molti pensano che aprire un e-commerce significhi semplicemente acquistare un dominio e creare il sito web su cui vendere i propri prodotti.
Non è esattamente così.
Aprire un e-commerce significa avere un progetto e chiedere una valutazione, sviluppare la piattaforma dal punto di vista informatico, fare promozione e tanto altro ancora. Da tutte queste fasi dipende anche il costo finale.
Mi raccomando: ricordati sempre di non darti degli obiettivi irrealistici, altrimenti rischi di “non avere benzina a sufficienza” per guidare la tua “Ferrari” e farla sfrecciare sulle piste del tuo mercato di settore.
Partiamo.
Quali considerazioni fare prima di aprire un e-commerce
L’e-commerce sta avendo un grande successo già da molti anni, ma il boom del 2020 è stato sotto gli occhi di tutti. Questo potrebbe darti la carica giusta per decidere di aprire a tua volta un negozio online.
Conserva questa carica, perché ti sarà davvero utile durante il percorso che affronterai.
Tuttavia, oltre al cuore devi metterci anche la testa e considerare alcuni aspetti pratici. Il prezzo è certamente una delle maggiori valutazioni da fare, ma non è l’unica.
Scopriamo insieme quali sono gli ambiti su cui devi ragionare prima di aprire un e-commerce.
Il budget a disposizione
Molte, se non tutte, le decisioni che seguiranno la diretta conseguenza di una prima scelta di fondo: quanto vuoi o puoi spendere per la tua attività?
Come abbiamo già visto, aprire un e-commerce non significa creare semplicemente un sito web, ma tutta una serie di fasi che richiedono l’intervento di diversi professionisti. Tra queste troviamo certamente la fase di progettazione del sito, ma anche di studio del progetto, di pubblicità, di marketing. Così come le spese per il magazzino, per le spedizioni, per i collaboratori, ecc.
Ciò significa che il tuo piano di budget deve essere molto preciso.
Non puoi permetterti di avere un’idea troppo vaga di quanto vuoi spendere perché rischi di non riuscire a sostenere tutto il progetto, demoralizzarti ed essere addirittura costretto ad abbandonarlo.
Perciò, siediti a tavolino e valuta tutti gli aspetti da considerare per aprire un e-commerce.
La tipologia di negozio che vuoi creare
Partiamo dalla domanda fondamentale: a chi vuoi vendere?
Non si tratta affatto di una domanda scontata perché nel mondo odierno puoi vendere sia ai consumatori finali sia ad altre aziende.
La distinzione in gergo tecnico si fa tra vendita B2C (business to consumer) e B2B (business to business).
In base a questa scelta di fondo il sito web e l’impostazione della tua attività saranno molto diversi, cambieranno i canali e soprattutto la tipologia di prodotto o servizio venduto.
La seconda domanda fondamentale infatti è: cosa vuoi vendere?
Oggi sugli e-commerce vengono venduti i prodotti e i servizi più disparati, però devi avere una chiara idea di ciò che vuoi vendere ancor prima di partire con la realizzazione. Ti consigliamo di pensare alle cose che ti piacciono e incrociare i risultati con ciò che il mercato richiede nel momento storico in cui ti trovi.
La presenza o meno di un negozio fisico alle spalle
Chi decide di aprire un e-commerce può trovarsi in due scenari diversi: avere già un negozio fisico alle spalle e voler affiancare un e-commerce per abbattere barriere fisiche e temporali oppure può decidere di aprire da zero un’attività esclusivamente online.
Se hai già un negozio alle spalle sai come gestire il magazzino con gli ordini e le consegne. Fai attenzione però a organizzarti di conseguenza perché sul web si vende molto più velocemente e in luoghi molto più lontani rispetto alla tua sede fisica.
Devi prendere decisioni tali da permetterti di soddisfare la tua clientela virtuale senza ritardi o malfunzionamenti. Ricordati che l’e-commerce ha la stessa identica importanza del negozio fisico, non è semplicemente un’implementazione da curare ogni tanto.
Se, al contrario, apri la tua attività ex novo dovrai trovare un magazzino dove conservare i prodotti, fare l’inventario, contattare gli spedizionieri e quant’altro.
La gestione della logistica
Riagganciandoci a ciò che abbiamo appena detto circa la presenza o meno di un negozio fisico alle spalle, un grande ambito da considerare quando intendi aprire un e-commerce è la gestione della logistica, ossia come vuoi organizzare le spedizioni e la consegna della merce.
Ricorda, i clienti amano poter scegliere tra diverse opzioni.
Avrai sicuramente provato sulla tua pelle quanto sia importante poter scegliere il giorno o il luogo di consegna, se spendere un po’ di più per ricevere in poche ore il prodotto oppure se aspettare qualche giorno in più.
I moderni software con i quali vengono creati oggi gli e-commerce offrono un buon ventaglio di opzioni, anche se non tutti sono impostati allo stesso modo. Prendere queste decisioni a priori ti permette quindi di scegliere la migliore piattaforma sulla base delle tue esigenze e della tipologia di servizio che vuoi offrire ai tuoi clienti.
Ma non solo, se devono essere varie le opzioni di spedizione lo devono essere anche quelle di pagamento, per le quali esistono anche integrazioni da aggiungere ai siti web.
Altre valutazioni da fare prima di aprire un e-commerce
Cos’altro serve per aprire un e-commerce? Tra i nodi da sciogliere troviamo:
- Scelta del prodotto, che inizialmente dovrebbe essere abbastanza di nicchia per poi eventualmente espandersi nel momento in cui l’e-commerce ha preso il via;
- Gestione dell’inventario in base al tempo e allo spazio che hai a disposizione;
- Possesso fisico dei prodotti o altre formule di vendita come, ad esempio, il dropshipping che vedremo a brevissimo (dove vendi la merce senza occuparti della gestione vera e propria della stessa).
Come mai ti stiamo consigliando tutte queste valutazioni? Per capire se la tua idea può essere redditizia oppure se le spese andrebbero a superare i guadagni.
Per evitare che ciò accada, ti consigliamo di segnare qualsiasi spesa in modo meticoloso come il costo per l’acquisto dei prodotti, per l’imballaggio, per la spedizione, per le commissioni del sito, ecc.
Come aprire un e-commerce senza magazzino
L’abbiamo appena accennato, il cosiddetto e-commerce senza magazzino si chiama dropshipping. Si tratta di un particolare modello di business che rientra anch’esso all’interno del commercio elettronico poiché si tratta di una vendita, ma senza il possesso fisico dei prodotti da parte del venditore.
Non ci credi? E invece è oggi possibile eliminare una delle parti più spinose della vendita online.
Nel sistema del dropshipping, il proprietario del sito web sul quale avviene la vendita non possiede fisicamente i beni, ma si limita semplicemente a dargli visibilità attraverso la sua vetrina, a trovare i clienti e a concludere la vendita.
Chi possiede i beni? L’azienda fornitrice, la quale si occupa del magazzino e della spedizione fisica della merce.
Questo sistema è particolarmente vantaggioso se vuoi iniziare a vendere online senza accollarti troppi rischi. Non devi infatti preoccuparti del costo iniziale per l’acquisto della merce oppure per dell’eventuale invenduto.
Come aprire un e-commerce nella pratica
Finora abbiamo parlato della teoria, ma quali sono i veri passaggi fisici da affrontare quando si vuole aprire un e-commerce?
Se bazzichi un po’ Internet, come certamente farai, ti sarai accorto delle migliaia di shop online che esistono solamente nel tuo Paese. Questo significa una cosa sola: concorrenza spietata.
Oggi non basta più possedere un sito web, ma questo deve essere anche accattivante, performante, veloce, chiaro, efficace e professionale. Insomma, deve colpire l’utente convincendolo a comprare un prodotto o servizio da te invece che dal tuo competitor.
Questo risultato si raggiunge curando determinate caratteristiche che rientrano in una corretta configurazione del negozio online. Stiamo parlando di:
- Nome del dominio breve, incisivo e che racconti qualcosa della tua impresa;
- Scelta dell’hosting e della piattaforma per il tuo e-commerce;
- Scelta di un design e di contenuti accattivanti;
- Inserimento dei dati all’interno del tuo catalogo prodotti;
- Scelta dei metodi di pagamento sicuri;
- Integrazione con i gestionali, la logistica e il magazzino;
- Promozione e il posizionamento sui motori di ricerca;
- Aggiornamento tecnologico come, ad esempio, design responsive.
Se non sai cos’è un hosting o quale sarebbe meglio per le dimensioni del tuo negozio non preoccuparti, in questi casi degli esperti in materia possono chiarirti le idee.
Le figure a cui ci riferiamo sono gli sviluppatori e esperti di web marketing.
Essi hanno dimestichezza con lo sviluppo di software, conoscono i trend del momento e, grazie alla loro esperienza, sanno consigliarti hosting e piattaforma affidabili oltre che una serie di azioni di marketing su misura per il tuo e-commerce.
Ma soprattutto: potrai aprire il tuo e-commerce in totale tranquillità.
E se ingaggiassi un’agenzia web per aprire il tuo e-commerce?
Per trasformare il tuo e-commerce in un “pozzo” di vendite hai bisogno di una strategia di web marketing studiata a tavolino insieme a esperti del settore.
Chi possiede le giuste competenze per farlo? Le agenzie web.
Grazie a una vasta esperienza nel settore, un’agenzia composta da un variegato team di esperti saprà consigliarti lo strumento migliore per il tuo e-commerce sulla base dei tuoi obiettivi prioritari e del budget che hai a disposizione.
E non solo, un’agenzia di sviluppo e-commerce svolge tantissime mansioni come sviluppare il sito web, creare la grafica, scrivere i testi, progettare l’app, migliorare l’esperienza utente, rendere il sito responsive per i piccoli schermi e tantissimo altro ancora.
Questa fase è molto delicata e importante: è di fronte a un sito ben fatto che un potenziale cliente che visita il tuo e-commerce decide se acquistare o meno.
Se scegli di affidarti a un’agenzia avrai sicuramente dei costi da sostenere, ma c’è una bella notizia. Questi sono variabili e dipendono molto dai professionisti a cui decidi di affidarti. Inoltre, verrai ampiamente ripagato sul lungo periodo quando gli acquisti fioccheranno sul tuo e-commerce.
Tutto ciò che viene dopo la realizzazione dell’e-commerce
Ora che hai chiari gli obiettivi e hai un sito e-commerce presente online, cosa ti serve? Diverse strategie di promozione.
Ok, anche qui ci sono dei costi che dovrai sostenere, ma puoi scegliere come gestirli.
Esistono diverse strategie (più o meno efficaci) di marketing per aumentare la visibilità del tuo negozio online e il numero dei tuoi potenziali clienti, come:
- Content marketing: produzione regolare di contenuti di qualità sia internamente che esternamente all’e-commerce per mantenere alta l’attenzione degli utenti con testi, video, immagini, infografiche;
- Marketing sui social media: oggi i potenziali clienti spesso cercano un prodotto prima sui social media e solo successivamente sul sito ufficiale, ciò significa creare contenuti che intercettino il giusto target e lo portino sul tuo sito;
- E-mail marketing: è importante inviare ciclicamente delle offerte mirate ai clienti per fidelizzarli grazie alle e-mail automatizzate;
- Pubblicità sui motori di ricerca e sui social media: a fianco del marketing deve essere impostata un’intelligente attività di campagne pubblicitarie mirate sia sul web che sui social.
Come creare una strategia che comprenda tutte queste voci? Innanzitutto, in relazione al budget che hai a disposizione.
Ti consigliamo di fissare un budget mensile per la copertura dei costi delle attività di marketing e di pubblicità.
Se non hai idea di quale canale di promozione utilizzare (cosa peraltro comprensibile) affidati ad un’agenzia di web marketing.
Se ti lasci guidare da specialisti del settore, essi sapranno darti una panoramica completa di tutti gli strumenti utilizzabili: dalla SEO alle campagne su AdWords o sui social network.
Da cosa dipende il costo di un e-commerce
Quante cose da tenere a mente. Sono talmente tante che la domanda iniziale è ancora nebulosa: quanto costa aprire un e-commerce?
Migliaia di persone digitano questa domanda sui motori di ricerca sperando di veder apparire davanti ai loro occhi una cifra specifica. La verità è che, purtroppo o per fortuna, non esiste un costo fisso.
Ogni progetto è a sé perché dipende dal background di partenza dell’azienda, dagli strumenti che si vogliono utilizzare, dalle dimensioni, dalla complessità, dalla qualità finale che si intende ottenere.
Anche se non possiamo scriverti un prezzo specifico come vorresti, possiamo vedere insieme quali sono i fattori che incidono su di esso e che possono far lievitare o diminuire il costo finale.
Il tipo di sito e-commerce che desideri aprire
Esistono infatti due categorie principali di e-commerce:
- Generalisti;
- Specialisti.
I primi vendono un po’ di tutto mentre i secondi si concentrano sulla vendita di una tipologia di prodotto. Esistono anche alcuni e-commerce che vendono un solo prodotto.
Tu cosa vuoi vendere? Hai un unico marchio oppure vuoi inserire svariati prodotti?
Ovviamente i costi di gestione sono totalmente differenti per ognuno di questi e-commerce.
Concorderai con noi che una cosa è gestire un solo prodotto (sia a livello di software che di catalogo), un’altra è occuparsi di un catalogo ampio, con centinaia di prodotti, diversificati per taglia, colori, ecc.
I costi sono totalmente diversi ma…anche i guadagni possono esserlo!
La piattaforma e-commerce che scegli
In base alla piattaforma che scegli per aprire il tuo e-commerce, ci sono costi relativi a:
- Licenza, se scegli un software closed-source;
- Hosting, se scegli un software open-source;
- Installazione e la configurazione se scegli un software open-source o SaaS.
Cosa significano questi termini? Vediamoli nel dettaglio.
Le piattaforme closed-source per e-commerce hanno costi di licenza variabili, che possono raggiungere anche migliaia di euro.
Le piattaforme SaaS non comportano costi d’installazione: alcune volte sono disponibili piani freemium (la versione diventa a pagamento quando si supera una certa soglia), altre volte piani premium (a pagamento quindi) dopo un periodo di prova gratuito.
Le piattaforme open-source hanno licenza gratuita e nessun costo d’installazione.
Però, in questo caso, c’è il costo di un hosting, cioè una macchina collegata al tuo e-commerce 24h su 24h che rende il tuo e-commerce raggiungibile da qualunque utente in qualunque luogo a qualsiasi ora.
La scelta di un buon hosting è fondamentale per il corretto funzionamento del tuo e-commerce.
I prezzi sul mercato per i servizi di hosting sono variegati: il consiglio è comunque quello di non affidarsi a hosting da “quattro soldi” per non danneggiare le prestazioni del tuo negozio online.
L’affidabilità in questo caso è fondamentale: se usi piattaforme come Woocommerce, Magento o Prestashop avere un hosting potente e performante è fondamentale.
In ogni caso, ti conviene valutare le offerte del mercato e scegliere la piattaforma e l’hosting migliori per te, confrontandoti con degli esperti e considerando il budget che sei disposto a spendere e gli obiettivi che vuoi raggiungere nel medio-lungo periodo.
Ciò che ti interessa sapere ora sulle piattaforme è quali sono le migliori. In particolare, sono quattro a dominare più della metà del mercato.
Magento
Iniziamo parlando della più popolare, professionale e complessa piattaforma di tutto il web, chiamata Magento.
È diventata così famosa nel mondo perché vanta molteplici funzionalità che ti permettono di creare una perfetta esperienza utente, un elevato grado di personalizzazione, una spiccata flessibilità e una discreta semplicità di utilizzo.
Magento è perfetto per chi vuole creare grandi e-commerce, magari multilingue, all’interno dei quali vendere centinaia o migliaia di prodotti. Permette di dare vita a shop unici lavorando sia con le integrazioni a disposizione sia intervenendo direttamente sul codice.
Si tratta infatti di un sistema open source che può essere modificato a piacimento da uno sviluppatore.
Prestashop
Questa piattaforma è diventata anch’essa abbastanza popolare per essere molto semplice da installare e personalizzare.
Prestashop non è tanto complessa quanto Magento, tuttavia permette a piccole e medie imprese di creare dei negozi online performanti e personalizzati, grazie all’elevato numero di templare che propone.
A preferirla è generalmente chi non possiede spiccati doti di informatica, dato che la dashboard attraverso la quale si gestisce il sito è molto intuitiva e l’interfaccia è user friendly. Puoi facilmente capire quanti prodotti hai venduto, quali sono andati per la maggiore e anche quali sono i più visualizzati.
Al suo interno si trovano già dei discreti strumenti di web marketing che ti permettono di rendere più accattivante l’e-commerce per cercare di vendere di più.
WooCommerce
Passiamo a una piattaforma completamente diversa rispetto alle precedenti perché non si tratta di un sistema indipendente ma di un plugin, ossia di un’integrazione che puoi implementare in un secondo momento se hai già un sito web creato con WordPress.
È una soluzione interessante se vuoi aggiungere un piccolo shop a un sito già esistente. È abbastanza semplice da utilizzare e ha molte opzioni di personalizzazione, nonostante non sia complesso come le piattaforme precedenti.
Inoltre, puoi aggiungere numerose funzionalità attraverso altre integrazioni di terze parti, anche gratuite, e creare ugualmente un’interessante esperienza d’acquisto per l’utente.
Sconsigliamo questa soluzione se intendi creare un grande e-commerce perché potrebbe non sostenere il peso di numerosi prodotti.
Shopify
Infine, la quarta piattaforma è Shopify, con milioni di siti attivi in tutto il mondo. Si tratta di una piattaforma ospitata che ti toglie molte castagne dal fuoco dal punto di vista tecnico.
È una soluzione particolarmente allettante per i principianti che vogliono iniziare da subito a vendere e a divertirsi. Il sistema ha un pannello d’amministrazione abbastanza intuitivo e dettagliato che lo rende abbastanza semplice da utilizzare. Inoltre, propone numerosi temi per personalizzare lo shop e anche funzionalità gratuite interessanti.
Tuttavia, non vanta tutta la vasta gamma di opzioni di Magento e Prestashop. Giusto per chiarirti il concetto con un esempio, il processore di pagamento permette di vendere solo in certi Paesi e ci sono commissioni sulle transazioni.
Il design del tuo e-commerce
Qual è il colore che denota il tuo marchio? Qual è lo stile del tuo shop? Preferisci grafiche più minimal o più complesse?
Il lato estetico è fondamentale se vuoi aprire un e-commerce che rimanga impresso nella memoria del visitatore.
Puoi scegliere un tema commerciale, cioè acquistabile online, o un tema di base (spesso presenti già all’interno degli EMS – e-commerce management system) personalizzabile in un secondo momento.
Un tema commerciale può costarti qualche centinaio di euro; per un tema personalizzato su misura del tuo e-commerce il costo aumenta.
Anche in questo caso considera il progetto che vuoi realizzare, valutando in che modo il tema deve interagire con quali pagine, a quali dispositivi deve adattarsi, e molto altro.
Infine, ricorda che il tema non è l’unico elemento di design, ma ci sono anche le immagini, i video, ecc. Questi ultimi devono rigorosamente essere realizzati in modo professionale e caricati in alta qualità.
Il marketing per dare visibilità al tuo shop online
Non basta creare un bel sito e caricarci sopra i prodotti per assicurarti un buon numero di vendite. Ricorda sempre che non andrai molto lontano se non integri nella tua strategia anche il marketing.
Il marketing è scrivere i testi giusti, abbinarli con immagini potenti, inserire elementi che ti permettano di indicizzare le tue pagine web ed è anche la pubblicità stessa.
Vediamo nel dettaglio cosa non può mancare nella tua strategia.
Copywriting che lascia il segno
Nulla, e ripetiamo nulla, all’interno del tuo e-commerce deve essere dato per scontato o lasciato al caso. Men che meno i testi.
Hai ragione a pensare che debbano essere i prodotti o i servizi venduti ad attrarre i visitatori, tuttavia anche i testi fanno la loro parte. Una parolina fa la differenza sul pulsante di acquisto cliccato o sull’iscrizione alla newsletter.
Inoltre, le tue pagine devono comunicare in modo chiaro e incontrovertibile.
Ciò significa effettuare una ricerca sul tuo target per capire quali sono le parole in grado di colpirlo maggiormente e indurlo così ad acquistare. Ogni cliente tipo ha un gergo particolare in cui si esprime, dei desideri, dei sogni, delle aspettative, ma anche delle paure, delle obiezioni e delle resistenze.
Il copywriting, ossia la strategia di scrittura persuasiva, gioca con tutti questi elementi per condurre il potenziale cliente, senza che se ne accorga, fino all’acquisto.
SEO per il posizionamento delle pagine web
Puoi aver creato delle stupende pagine per i tuoi prodotti ma se nessuno le vede avrai sprecato il tuo tempo inutilmente.
La SEO, Search Engine Optimization, è quell’insieme di tecniche che permettono alle tue pagine web di indicizzarsi. Lavora su diversi fronti come il testo, le url, i meta dati per far sì che la tua pagina compaia mentre un utente sta effettuando la ricerca.
È molto importante che la SEO venga eseguita a livello professionale perché deve restituire un risultato in linea con l’intento di ricerca dell’utente. Solo in questo modo otterrai un nuovo potenziale cliente davvero interessato all’acquisto.
L’obiettivo della SEO è quello di dare risultati sul lungo periodo, garantendoti un flusso costante di nuovi clienti interessati a ciò che vendi ed è una strategia imprescindibile accanto alla pubblicità. Nessuna delle due sostituisce l’altra perché entrambe sono importanti allo stesso modo.
La struttura del tuo shop online
Per ottenere una buona indicizzazione sui motori di ricerca (permettendo così agli utenti di trovarti) e per garantire una buona navigazione agli utenti, il tuo e-commerce deve avere una struttura ben definita.
Sembra una banalità ma ti possiamo assicurare che in corso di progettazione è tutt’altro che semplice dare una struttura chiara e pulita a un negozio online, soprattutto se questo ha centinaia o migliaia di pagine.
Cosa significa dare al sito una struttura? In primis, creare una homepage di presentazione da cui sia anche possibile accedere a tutte le altre sezioni importanti del sito.
Secondariamente, creare delle categorie e delle sottocategorie ben definite in cui suddividere i prodotti. Questo passaggio non solo aiuta gli utenti a trovare velocemente ciò che stanno cercando, ma serve anche ai motori di ricerca per capire che il tuo è un sito meritevole di essere visitato.
La pubblicità per ottenere visibilità
Il web è sempre più spietato, infatti oggi non è pensabile aprire un e-commerce e aspettare che i clienti arrivino da soli. Devi dargli una mano, dirgli che ci sei. Questo è possibile grazie alla pubblicità.
Dato che stiamo parlando di un negozio online, importantissima è la pubblicità su Google. Le persone che effettuano ricerche su Internet sono già orientate all’acquisto e quindi più inclini a concluderlo se atterrano sul tuo sito invece che su quello di un tuo competitor.
Puoi fare campagne targettizzate su AdWords o iniziare a vendere i tuoi prodotti su Google Shopping per intercettare utenti realmente interessati.
E se i visitatori del tuo e-commerce non si trasformassero in clienti?
Niente paura! Puoi fare remarketing o retargeting tramite annunci o email e recuperare alcuni dei tuoi potenziali clienti in rete, oltre che ridurre il tasso di abbandono del carrello degli acquisti.
Ma la pubblicità è essenziale anche sui social media, cioè il luogo nel quale gli utenti trascorrono la maggior parte del loro tempo. Gli strumenti di marketing presenti all’interno dei social stessi sono progettati per mostrare i tuoi annunci alle persone che, per interesse, dovrebbero essere più attratte dai tuoi prodotti o servizi.
Cosa significa questo? Che devi distribuire in modo intelligente il tuo budget per riuscire a impostare campagne sia su Google (con Google Ads) sia sui social media (come Instagram e Facebook).
Il numero di personalizzazioni e d’integrazioni del tuo negozio online
Quando parliamo di personalizzazioni ci riferiamo a tutte le funzionalità aggiuntive del tuo e-commerce.
Le integrazioni servono invece a collegare il tuo e-commerce ad altre piattaforme esterne, come per esempio:
- una banca, per la gestione degli ordini e dei pagamenti online;
- i marketplace come Amazon o eBay, per l’espansione della tua attività,
- un software di email marketing, per l’invio automatizzato delle mail.
Le personalizzazioni e le integrazioni sono configurabili attraverso dei plugin appositi o attraverso la scrittura di nuovo codice.
Il costo delle personalizzazioni e delle integrazioni dipende dalla profondità dei software utilizzati e dal tempo necessario per installarli e configurarli.
I professionisti a cui ti rivolgi
Se decidi di affidarti a un’agenzia web per realizzare tutto ciò che abbiamo visto finora, considera che questo avrà un costo. All’interno dell’agenzia lavorano infatti diverse figure professionali che si occupano dello sviluppo di ogni parte del tuo progetto e-commerce, dalla progettazione al marketing, dalla creazione dei contenuti alla pubblicità.
Ma prima di considerare il prezzo, fai attenzione a chi scegli.
Non rivolgerti al primo nome che trovi sul web, ma cerca la web agency o il professionista in base al tipo di progetto e agli obiettivi che hai in mente. Per farlo visita il suo sito ufficiale, i social media e soprattutto leggi le recensioni dei clienti precedenti.
Considera che il costo dipende infatti da tutti gli elementi (temi, funzionalità, personalizzazioni, integrazioni) di cui abbiamo parlato sopra e dal tempo che le risorse impiegano per la realizzazione e l’implementazione del tuo e-commerce.
Conclusioni
Se stai pensando di aprire un e-commerce e rendere visibile la tua attività online, hai scelto il momento storico giusto.
Ovviamente, come avrai capito, aprire un negozio online comporta tutta una serie di costi che però possono garantirti la giusta visibilità e l’incremento progressivo delle vendite.
Uno: ricorda di avere ben chiari i tuoi obiettivi (mi raccomando, che siano realistici!).
Due: non avere fretta: non puoi pensare di ottenere i risultati con uno schiocco di dita o una bacchetta magica.
Tre: rivolgiti a un’agenzia di professionisti.
Non credere a chi prova a venderti soluzioni gratis per aprire un e-commerce.
Se vuoi dei risultati veri e duraturi, affidati a degli esperti e costruisci con il loro aiuto il tuo progetto strategico. E calibra la gestione di tutto in base alle tue esigenze e al tuo budget.
Avere una buona strategia è fondamentale per spendere bene il tuo tempo e il tuo denaro.
Affidandoti a un’agenzia potrai non solo usufruire di una consulenza su misura per il tuo e-commerce, ma anche di una collaborazione con figure professionali differenti, che curano:
- Hosting e scelta della piattaforma;
- Configurazione e installazione dei plug-in;
- Scelta del tema;
- Gestione dei contenuti (testi e immagini);
- Promozione multicanale del tuo e-commerce;
- Ottimizzazione lato SEO.
Tutte queste attività insieme valorizzeranno al meglio i tuoi prodotti o servizi in un ambiente dove la concorrenza è forte e agguerrita.
Nextre Engineering sviluppa siti e-commerce da oltre 15 anni garantendo un servizio professionale e strategie di marketing mirate per aumentare le vendite.
Se desideri richiederci maggiori informazioni, compila il modulo di contatto e raccontaci il progetto che hai in mente per l’apertura del tuo e-commerce. Ti aiuteremo a svilupparlo nel migliore dei modi incontrandoti in una prima consulenza senza impegno.