User Experience: le sette regole per il web design
Quali sono le regole da seguire per migliorare la User Experience? Jon Yablonski, leader design di Vectorform, ha creato il sito web Laws of UX che si presenta come una sorta di guida molto utile per illustrare le sette regole da osservare per migliorare la User Experience nel web design. Osservando con attenzione il sito si nota come il web design ha subito una forte evoluzione che ha cambiato la teoria stessa del design che nel corso degli anni.
Yablonski infatti sostiene che esistono delle regole per la UX, ma dal sito si nota che gli stessi principi della teoria del design si sono evoluti attraverso il digitale. Sono ben sette le “regole” più importanti da prendere in considerazione per la pianificazione e la definizione dei progetti che riguardano la realizzazione di siti Web che rispettino la User Experience. Gli utenti, quando si trovano di fronte a un sito web, compiono diverse azioni che risultano determinanti. Per questo motivo quindi è importante conoscere le sette regole per garantire la User Experience nel web design.
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Le regole di Hick Hyman
Per la User Experience esistono delle regole che rientrano tra i principi del buon senso. In pratica quando si aumenta il numero di scelte messe a disposizione dell’utente di conseguenza aumenterà anche il tempo che lo stesso impiegherà per compiere una scelta. Questo viene percepito come un aspetto molto importante perché per gli utenti il design deve essere molto semplice e quindi non bisogna renderlo complicato per la loro navigazione. Quando gli utenti si ritrovano a dover riflettere a lungo sulle numerose decisioni da prendere aumentano le probabilità di abbandono.
Di solito si offre all’utente la possibilità di scegliere tra due opzioni, come cliccare su un specifico link, andare avanti o tornare indietro. Quando la scelta interessa meno elementi gli utenti sentono di poter prendere una decisione in tempi rapidi consentendo così di far continuare l’interazione.
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Contrasto, allineamento, ripetizione e prossimità
La teoria del design di un sito Web è sempre esistita. Gli esperti infatti hanno sempre fatto riferimenti a quelli che sono i concetti di progettazione più basilari disponibili da molto tempo. Contrasto, allineamento, ripetizione e prossimità sono i principi a cui fanno riferimento i creativi professionisti.
Contrasto: gli elementi del design devono essere separati l’uno dall’altro attraverso le dimensioni, lo spazio e il colore. Gli utenti più attenti avranno già notato che i pulsanti che richiamano ad un’azione hanno dei colori che non sempre corrispondono al design.
Allineamento: esistono alcune disposizioni degli elementi che risultano essere più facili da leggere rispetto ad altri. Un esempio è rappresentato dalla forma F che viene considerata come il modello utente più comune. Gli utenti infatti leggono prima nella parte superiore della pagina, poi in basso a sinistra e infine attraverso le sezioni intermedie.
Ripetizione: gli elementi ripetuti come gli oggetti, i colori o le parole vengono memorizzati più facilmente. Per questo motivo gli stili vengono considerati molto importanti.
Prossimità: gli elementi ravvicinati devono essere pertinenti l’uno con l’altro. Non a caso il pulsante di invio si trova accanto alla casella in cui viene scritto un indirizzo email.
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Le regole di Fitt
Le regole di Fitt spiegano quali devono essere le dimensioni degli elementi e in che modo devono essere ridimensionate le immagini. L’utente infatti deve accedere facilmente a tutte le informazioni presenti in un sito. Non a caso tutti i pulsanti che rappresentano un invito all’azione sono più grandi rispetto a tutti gli altri presenti sul sito. La scelta di utilizzare dimensioni maggiori consente agli utenti di vederli aumentando l’interazione. Tra le sette regole della User Experience per il web design la terza suggerisce di rendere sempre più evidenti i pulsanti da cliccare per attirare subito lo sguardo degli utenti che dovranno creare l’interazione.
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Principio di familiarità
La quarta regola dell’User Experience nel web design è legata al principio di familiarità noto già in psicologia. Questo concetto non è altro che il “fenomeno secondo il quale le persone tendono a sviluppare una preferenza per le cose con le quali hanno già una certa familiarità”.
Questa regola si applica perfettamente anche al design di un sito web. Gli utenti infatti sono già attratti da una serie di modelli stabiliti sia per il loro funzionamento che per il loro aspetto. Tutto questo però non è molto accettato dai creativi perché sostengono che questa idea possa portare alla realizzazione di una serie di siti web con un aspetto simile. Il principio di familiarità prende alcuni modelli come base di partenza:
- L’organizzazione e funzione deve essere simile ad altri siti web;
- In un progetto bisogna usare modelli e azioni coerenti;
- Non è sempre necessario inventare nuovi progetti di design per renderli efficaci.
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Il rasoio di Occam
La quinta regola è riconducibile al principio del rasoio di Occam che insegna come la soluzione più semplice sia sempre la migliore. Questo principio può essere applicato anche nel design, dove il minimalismo, design piatto e materiale rappresentano un approccio meno costruttivo alla realizzazione di siti Web e app.
Il principio del rasoio di Occam si basa sulla regola che più le soluzioni sono semplici più è facile trovare e comprendere gli aspetti più complessi. Per questo motivo quando si studia la realizzazione del design di un sito Web è consigliabile non pensarci troppo a lungo.
L’home page di un sito infatti non deve essere piena di elementi, ma piuttosto questi devono essere incorporati in modo che non siano in concorrenza tra loro. Ogni pagina di un sito deve essere in grado di offrire agli utenti sia una cosa a cui pensare sia una cosa da fare. Per esempio l’Interaction Design Foundation si basa su un caso di studio ipotetico su come selezionare tutti gli elementi che devono essere presenti in un progetto e presentarli agli utenti con una soluzione molto semplice. Tra le soluzioni c’è lo spazio dato agli elementi, ma anche i colori che aiutano gli utenti a orientarsi nel design.
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La regola di Miller
La sesta regola per la User Experience è legata al principio di Miller. In realtà è in forte discussione la regola di Miller perché parte dal concetto che il numero di cose che una persona riesce a ricordare è sette, mentre gli utenti ricordano solo blocchi di informazioni. Con questo principio si giunge quindi all’applicazione in cui si raggruppano sia gli elementi visivi che le informazioni in piccoli gruppi uguali. Questi lavorano insieme con lo scopo di massimizzare la capacità degli utenti di ricordare il contenuto. Più questi pezzi sono facili da comprendere per gli utenti, più efficiente sarà il sito web. Bisogna infatti partire dal presupposto che è difficile ricordare troppe cose contemporaneamente e per questo motivo è necessario non sovraccaricare gli utenti.
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Un buon design è invisibile
Il miglior design è in realtà invisibile agli utenti. È questa la settima regola della User Experience nel mondo del design. La persona deve poter interagire e apprezzare il design di un sito senza pensare a come usarlo o al suo aspetto. Questa teoria rientra nel principio del design invisibile. Questo infatti deve piacere agli utenti che lo guardano, ma allo stesso tempo gli stessi non ne conoscono il motivo.
Tale concetto non può essere compreso da tutti coloro che lavorano in ambito creativo perché sono abituati a vedere tutti i dettagli comprendendone anche il funzionamento. Per capire quanto sia chiaro un design di un sito è necessario affidarsi all’aspetto grafico chiedendo agli esperti di interagire con i concetti di design. Lo scopo è quello di porsi diverse domande dinanzi al design come: è impegnativo comprenderlo? Che azioni vuole farmi compiere? Il sito è simile a modelli già esistenti e raggiunge i suoi obiettivi? Riuscire a dare una risposta a tutte a queste domande aiuta a decifrare la visibilità del design e nel caso come si può intervenire per renderlo più fruibile e senza interruzioni.