Cloud computing: cos’è, vantaggi ed esempi

Eleonora Truzzi
24/05/2024
Cloud computing: cos’è, vantaggi ed esempi

Già da alcuni anni il cloud computing è diventato la principale tendenza tecnologica del mondo IT e della cosiddetta industria 4.0.

Il mondo della tecnologia è spesso attraversato da trend innovativi in grado di rivoluzionare le certezze consolidate in passato dagli operatori del settore.

L’industria 4.0 identifica l’era in cui le nuove tecnologie sono entrate nelle aziende per aumentare la produttività e migliorare le condizioni lavorative dello staff.

In questo panorama si pone anche il cloud computing, un sistema che sta rivoluzionando piccole e grandi imprese semplificando il loro lavoro grazie a Internet.

Attraverso il cloud computing, e soluzioni come il SASE, le aziende riescono oggi ad archiviare grandi quantità di dati, ma anche a creare applicazioni.

Com’è possibile?

Scopriamo cos’è il cloud computing e quali sono i vantaggi che può portare alla tua azienda.

Cos’è il cloud computing?

Il cloud computing è una tecnologia che sta rivoluzionando il modo in cui le imprese gestiscono i propri servizi informatici. In passato, le aziende utilizzavano hardware e software proprietari installati su server interni, il che comportava costi elevati per l’acquisto e la manutenzione di tali risorse. Inoltre, spesso era necessario dedicare personale IT per la gestione delle infrastrutture.

Con il cloud computing, le imprese possono usufruire di servizi informatici affidabili, sicuri e scalabili che vengono erogati da provider esterni, senza la necessità di acquistare e mantenere costose infrastrutture fisiche. I servizi cloud sono accessibili attraverso Internet e possono essere utilizzati da qualsiasi dispositivo connesso alla rete, dal computer al telefono cellulare, il che consente una grande flessibilità e mobilità.

Il vantaggio principale è che se prima i dati venivano salvati su un disco locale, con il rischio che potesse essere danneggiato dall’uso o da incidenti durante il lavoro, ora è possibile salvare quei dati sul cloud.

Come funziona il cloud computing

Il cloud computing funziona attraverso una serie di server remoti che sono collegati tra loro tramite Internet. Questi server remoti sono posseduti e gestiti da provider di servizi cloud, che forniscono ai propri clienti accesso a una vasta gamma di servizi informatici. Quando un’impresa utilizza i servizi cloud, i suoi dati vengono caricati sui server remoti del provider e possono essere accessibili ovunque ci sia una connessione Internet.

Ci sono diverse aziende che offrono servizi cloud, come Google e Salesforce, che ospitano i propri server. Tuttavia, i cloud possono anche essere composti da un numero limitato di computer.

Da parte delle aziende, il vantaggio più semplice da percepire sicuramente è la possibilità di sfruttare in maniera rapida le risorse IT a costi davvero esigui. Nello specifico, con il cloud computing non è necessario effettuare grandi investimenti per l’acquisto e la gestione di hardware.

Al contrario, è possibile effettuare il provisioning (“raccolta”) delle risorse di elaborazione in base a esigenze particolari anche perché il pagamento è legato all’utilizzo effettivo.

Un esempio: la Niantic, famosa per aver sviluppato il celebre gioco di Pokemon Go, sfruttò proprio il servizio di cloud computing che rispose bene alle esigenze di flessibilità del progetto.

Durante i primi mesi del lancio, infatti, il gioco ha sfruttato le potenzialità dell’applicazione in questione, dando la possibilità a centinaia di milioni di persone (numero diminuito poi drasticamente con il passare del tempo) di sfruttarla, coprendo facilmente la domanda iniziale

Con l’utilizzo del cloud, invece, è stato sufficiente rinunciare progressivamente ad occupare lo “spazio della nuvola” ogni volta che diminuivano gli utenti. Il servizio del cloud computing si fonda infatti sul modello del Pay per Use: gli utilizzatori pagano solo in base all’uso effettivo, con contratti che possono essere definiti anche su base mensile.

Dunque, in definitiva, possiamo dire che l’utilizzo del cloud computing elimina le spese riguardanti:

  • l’acquisto di hardware e software;
  • la configurazione e gestione di data center locali (che richiedono rack di server, elettricità 24 ore su 24 per alimentazione e raffreddamento)
  • esperti IT per la gestione dell’infrastruttura;

Chi utilizza il cloud computing

Il cloud computing è diventato parte integrante della vita di ogni persona online, anche se molte non ne sono consapevoli. L’utilizzo di servizi come l’invio di e-mail, la modifica di documenti in collaborazione, lo streaming di film, l’archiviazione di file e la condivisione di foto su social network come Instagram, sono tutti possibili grazie al cloud computing.

Per le aziende, il cloud computing ha significato un importante cambiamento nei modi di lavoro. Un numero sempre crescente di aziende, grandi e piccole, adotta il cloud computing come soluzione per le proprie esigenze informatiche. Queste possono scegliere tra il cloud pubblico, ospitato da fornitori di terze parti, il cloud privato, ospitato all’interno dei propri uffici ma con accesso da dispositivi mobili, o una soluzione ibrida dei due.

In Regno Unito, ad esempio, una ricerca di Salesforce ha rivelato che l’utilizzo di servizi cloud da parte delle aziende è cresciuto dal 48% nel 2010 all’88% nel 2017. Attualmente, il 67% degli utenti si aspetta un aumento dell’adozione dei servizi cloud, dimostrando come le aziende stiano sfruttando sempre di più i vantaggi del cloud computing, come la flessibilità, la scalabilità e la riduzione dei costi.

I vantaggi del cloud computing

Molte aziende si affidano già al cloud computing per la gestione della contabilità e delle assunzioni, del rapporto con i clienti attraverso software CRM, della pianificazione di progetti aziendali e per una migliore organizzazione del reparto vendite.

Ciò avviene proprio perché sono tanti i vantaggi del cloud computing che hanno spinto le aziende a utilizzarlo. Dato che alcuni imprenditori sono ancora restii, vogliamo condividere con te tutti i reali benefici che vanterai introducendolo nella tua azienda.

Sicurezza dei dati

sicurezza dati cloud computing

Il cloud interessa prima di tutto i dati e nel mondo digitalizzato odierno, la sicurezza è uno dei principali problemi di ogni azienda.

Chi gestisce attraverso il cloud i dati sensibili sia dell’azienda stessa sia dei clienti deve garantire la sicurezza degli stessi, soprattutto a seguito dell’entrata in vigore del GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati).

I provider sui quali vengono archiviati i dati salvati nel cloud sono previsti di sistemi che garantiscono la sicurezza dei dati contro attacchi esterni. Tra questi troviamo il controllo delle persone accreditate all’accesso, diversi fattori di autenticazione nonché un sistema di crittografia.

Quindi se sei scettico per quanto riguarda il cloud computing perché pensi che non sia abbastanza sicuro, sappi che le moderne tecnologie hanno come priorità quella di rendere sempre più efficienti i sistemi di sicurezza.

Controllo dei dati

controllo dei dati su cloud

Una volta caricati i dati sul cloud cosa accade? Molte persone sono preoccupate di non riuscire a gestirli con la stessa dimestichezza con cui li gestirebbe se fossero salvati sul proprio dispositivo.

In realtà, uno dei vantaggi del cloud computing è proprio quello di avere il pieno controllo sui dati e di renderli disponibili a tutto il personale qualificato affinché vi acceda quando e dove desidera.

I servizi di cloud permettono di creare account con diversi gradi di responsabilità. Questo significa che puoi autorizzare i tuoi collaboratori a partecipare ai diversi progetti sfruttando tutti i dati salvati nel cloud.

Quindi, è chiaro che da una parte non limita il lavoro aziendale e dall’altra lo rende ancora più veloce, immediato e pratico.

Accesso da dispositivi mobile

accesso cloud da dispositivi mobili

Prima dell’avvento del cloud, potevi lavorare solamente sul dispositivo all’interno del quale erano salvati dati e documenti. Questo inconveniente è stato oggi eliminato permettendo l’accesso al cloud da qualsiasi dispositivo.

Uno dei grandi vantaggi del cloud computing è proprio quello di permetterti di accedere al software o alla piattaforma da qualsiasi dispositivo, anche mobile.

Il cloud può essere utilizzato da qualsiasi collaboratore, a ogni orario del giorno e della notte in base alle sue esigenze e alla sua disponibilità.

È una funzione molto utile per chi si sposta molto per lavoro e non è sempre in ufficio. Attraverso il cloud può accedere anche mentre è in movimento o durante le trasferte.

Ripristino di emergenza

Un’ulteriore problematica relativa ai dati, dopo la sicurezza contro attacchi esterni e la possibilità di accedervi comodamente, è la loro salvaguardia.

Nel mondo odierno la perdita dei dati rappresenta una delle più grandi preoccupazioni perché mette l’azienda nell’impossibilità di continuare la propria attività e in una posizione scomoda nei confronti dei clienti.

Diversamente da quanto avviene nell’archiviazione su disco rigido, quella su cloud mette a disposizione il ripristino in extremis dei dati anche se il singolo apparecchio di accesso è danneggiato.

Non devi accedere da un computer o uno smartphone specifico per ritrovare i tuoi dati, che sono sempre reperibili su Internet.

Vantaggio strategico

Sono molte le aziende che oggi stanno già sfruttando a pieno ritmo il cloud. Tuttavia, sono ancora tante anche quelle che l’hanno solo parzialmente o per nulla integrato nei processi produttivi.

Tra i vantaggi del cloud computing esiste anche quello di darti un punto di forza in più rispetto ai tuoi competitor.

Puoi rendere il lavoro dei tuoi collaboratori più snello ed efficace, archiviare con più facilità i dati dei clienti facilitando i settori del marketing e delle vendite, e grazie a tutto questo puoi aumentare i tuoi profitti.

Se implementi il cloud già da oggi, sarai in netto vantaggio rispetto a molti dei tuoi concorrenti che ancora non lo utilizzano o che comunque non lo sfruttano al massimo.

Scalabilità

scalabilità cloud computing

Come potrebbe fare un’azienda delle dimensioni di Google a gestire migliaia di dipendenti e miliardi di dati senza il cloud? Sarebbe difficile e rischioso. Metterebbe in serio pericolo la sicurezza e l’integrità dei dati, impedendogli anche nella migliore delle ipotesi di lavorare ai ritmi a cui lavora oggi grazie ai servizi in remoto.

Se hai una start-up, potresti non avvertire immediatamente questa necessità. Tuttavia, dato che il sogno di ogni imprenditore è quello di ampliarsi, nel momento in cui la tua impresa crescerà la sua gestione diventerà molto più complessa e dovrai lavorare con grandissime quantità di dati.

Ecco quindi che se l’archiviazione tradizionale rende difficoltosa la scalabilità, il cloud invece la incentiva.

Tra i vantaggi del cloud computing troviamo proprio quello di un sistema che segue la crescita della tua azienda, facilitandola.

Sostenibilità

L’ambiente è sempre più sofferente a causa degli enormi sprechi del nostro sistema consumistico. Tutte le aziende, per il benessere del pianeta e dei suoi abitanti, dovrebbero cercare di ridurre al minimo l’impronta di carbonio.

Questo è proprio ciò che fa il cloud, rivelandosi una risorsa estremamente sostenibile.

Il cloud non è una componente fisica, come l’hardware, ma uno spazio virtuale. Questo significa che esiste anche se non è tangibile. Non è soggetto a usura e quindi non è neanche responsabile della produzione di rifiuti.

Inoltre, la possibilità per i collaboratori di lavorare ovunque si trovino diminuisce la necessità di recarsi in ufficio, con tutte le emissioni connesse agli spostamenti e ai mezzi di trasporto.

Riduzione dei costi

Non dovendo acquistare particolari dispositivi e apparecchi fisici, i costi si riducono notevolmente. All’inizio abbiamo detto che per l’utilizzo dei servizi di cloud è spesso richiesto il pagamento di un canone, ma questo è nettamente inferiore rispetto all’investimento necessario per comprare computer e altro hardware.

Ciò significa che, qualunque sia il budget della tua impresa, anche tu puoi beneficiare di tutti i vantaggi del cloud computing.

Non essendoci parti fisiche, non devi temere nemmeno i momenti di stallo e di inattività in cui non lo utilizzi. I dati saranno sempre lì dove li hai messi.

Infine, sono gli esercenti delle piattaforme di cloud a effettuare le migliorie e a gestire eventuali inconvenienti digitali che potrebbero verificarsi nel corso del tempo.

Tipi di cloud computing

Esistono tre tipi principali di cloud computing: il cloud pubblico, il cloud privato e il cloud ibrido.

Il cloud pubblico è gestito da fornitori di servizi cloud, che offrono accesso ai propri servizi e risorse tramite Internet. I clienti possono accedere a questi servizi utilizzando il proprio account, senza dover possedere hardware o software specifici. Questo tipo di cloud è particolarmente adatto alle piccole imprese che non hanno bisogno di infrastrutture informatiche complesse.

Il cloud privato, al contrario, è ospitato all’interno dell’infrastruttura informatica dell’azienda. Questo tipo di cloud viene utilizzato dalle grandi imprese che desiderano mantenere il controllo sulla propria infrastruttura informatica, garantendo una maggiore sicurezza e flessibilità. Tuttavia, il cloud privato richiede un investimento iniziale significativo e una maggiore attenzione alla manutenzione.

Infine, il cloud ibrido combina i vantaggi del cloud pubblico e privato. Le aziende possono scegliere di ospitare alcune delle proprie applicazioni e servizi in un cloud privato, mentre altre possono essere ospitate in un cloud pubblico. Questa soluzione è particolarmente adatta alle imprese che necessitano di maggiore flessibilità e sicurezza, ma che vogliono anche sfruttare i vantaggi del cloud pubblico in termini di scalabilità e riduzione dei costi.

Tipi di servizi cloud

Il cloud computing è diviso in tre categorie principali: infrastruttura come servizio (IaaS), piattaforma come servizio (PaaS) e software come servizio (SaaS).

IaaS fornisce alle imprese una base su cui costruire e gestire le proprie applicazioni. Questo può includere l’elaborazione, lo storage e la rete, che possono essere facilmente scalati in base alle esigenze dell’attività.

Cosa significa? Con una soluzione IaaS si affitta l’infrastruttura IT, ovvero server e macchine virtuali (VM), risorse di archiviazione, reti e sistemi operativi, da un provider di servizi cloud con pagamento in base al consumo.

In questo caso si ricorre al modello di pagamento a consumo di cui parlavamo poco fa, il pay-per-use.

PaaS è una piattaforma completa su cui sviluppare, testare e distribuire applicazioni. Le imprese possono creare le proprie applicazioni personalizzate utilizzando strumenti di sviluppo forniti dal provider di servizi cloud.

In questo modo gli sviluppatori hanno la possibilità di creare in modo più semplice e veloce applicazioni web o per dispositivi mobili, senza doversi preoccupare della configurazione o della gestione dell’infrastruttura sottostante.

Se la tua azienda vuole creare un’applicazione software, questa soluzione è quella da preferire alle altre per eseguire nel migliore dei modi le fasi di sviluppo, test, distribuzione e gestione.

SaaS fornisce alle imprese accesso a software di terze parti già pronti all’uso. Invece di acquistare software e installarlo su un server interno, le imprese possono accedere al software attraverso Internet e pagare solo per l’utilizzo.

Con una soluzione SaaS, i provider di servizi cloud possono ospitare e gestire l’applicazione software e l’infrastruttura sottostante che si occupa delle attività di manutenzione, come gli aggiornamenti software e l’applicazione di patch di protezione.

Il cliente riceve il software e può utilizzarlo in modo semplice e pratico.

Il cloud nel 2024

Nel 2024, il cloud computing viene guidato in gran parte dall’intelligenza artificiale generativa (GenAI). Secondo le ultime stime di Gartner, la spesa end-user per i servizi di cloud pubblico è aumentata del 20,4%, raggiungendo i 675,4 miliardi di dollari, rispetto ai 561 miliardi del 2023. Questo incremento è attribuito all’espansione dell’AI generativa, che ha alimentato la creazione di modelli fondativi general-purpose e la distribuzione su larga scala di applicazioni basate su GenAI. 

Il segmento Infrastructure-as-a-Service (IaaS) ha visto un aumento della spesa del 25,6%, riflettendo la rivoluzione in corso. Anche il Platform-as-a-Service (PaaS) e il Software-as-a-Service (SaaS) hanno registrato una crescita significativa.

La modernizzazione delle applicazioni da parte dei fornitori di software indipendenti ha spinto questa crescita, insieme all’aumento dell’utilizzo del cloud per AI, machine learning, Internet of Things e Big Data. 

Inoltre, trend come il multi cloud e il cloud ibrido, l’IA-as-a-Service, la sicurezza e la sostenibilità continuano a essere al centro dell’attenzione, mentre le aziende cercano di beneficiare di una maggiore agilità operativa, riduzione dei costi IT e accesso facilitato a risorse avanzate. 

L’Edge computing nel 2024 si è affermato come una tecnologia chiave per il trattamento e l’analisi dei dati in tempo reale, vicino alla fonte di generazione, riducendo così la latenza e migliorando l’efficienza operativa. Questo approccio decentralizzato è particolarmente vantaggioso in settori come l’industria manifatturiera e nel settore sanitario. Inoltre, l’Edge computing gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo di smart cities e nella gestione delle smart grids.

Parallelamente, la sostenibilità nel cloud computing è diventata un aspetto sempre più rilevante, non solo per proteggere l’ambiente ma anche per ridurre i costi operativi. Il green cloud computing, che mira a minimizzare l’impronta ecologica delle attività cloud, si traduce nell’ottimizzazione dei consumi energetici e nella riduzione degli sprechi di energia e dei rifiuti generati. 

Quali rischi si corrono con il cloud?

Tutto oro quello che luccica nel cloud allora? In realtà, nonostante tutti i vantaggi che abbiamo descritto in precedenza, anche la nuvola presenta delle criticità che è bene conoscere.

La prima, ovviamente, riguarda la disponibilità di banda larga: è evidente che se un’azienda non può contare su una connessione Internet performante diventa complicato spostare infrastrutture e servizi su cloud.

Un problema che era particolarmente importante agli esordi del cloud, una decina di anni fa, ma che ancora oggi è presente nella realtà italiana

Un altro problema serio è quello che interessa le reti wireless, le quali possono non essere sicure ed esporre ad attacchi di pirateria informatica i dati salvati nel cloud.

Molto spesso, inoltre, i CIO aziendali lamentano livelli di servizio del cloud non corrispondenti alle attese o a quanto concordato nei contratti, i cosiddetti Service Level Agreement, che tra l’altro – in caso di problemi – sono spesso meno chiari di quanto desiderato dall’utente.

Un grande problema che si può verificare nell’utilizzo di un servizio di cloud è quello della sicurezza. Le aziende archiviano i dati sensibili dei propri clienti e questo li espone ad eventuale violazione della privacy.

Altri disguidi riguardano la perdita di controllo citata in precedenza, nonché la visibilità limitata sulla propria infrastruttura.

Infine c’è il tema del vendor lock in del cloud: decidere di cambiare fornitore di servizi cloud da un altro, oppure tornare on premise, può essere terribilmente complicato, considerato anche lo sviluppo continuo di piattaforme e servizi effettuato dai grandi provider di servizi cloud, che rischia di rendere molto “dipendenti” gli utilizzatori finali. In questo caso, diventa difficile anche la migrazione dei dati.

Una problematica più rara, ma anch’essa importante da considerare, è quella a livello internazionale. Si verifica quando dati pubblici sono salvati su cloud privati, ma il cloud è situato in un Paese diverso rispetto a quello degli utenti.

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