HR & Business Intelligence: i dati al servizio delle risorse umane
Se dovessimo scegliere una parola rappresentativa del mondo odierno, sceglieremmo il termine “dati”.
Oggi tutto è guidato dai big data.
Ogni volta che navighiamo su Internet lasciamo i nostri dati e le nostre informazioni alle aziende, e lo facciamo anche quando utilizziamo i dispositivi tecnologici.
La tecnologia ha rivoluzionato le nostre vite, ma ha inciso soprattutto sul mondo degli affari e sul modo di lavorare delle aziende. Queste ultime raccolgono, attraverso il mondo digitale, una quantità esorbitante di dati.
L’obiettivo di ogni azienda è quello di rimanere competitiva sul mercato ed essere competitivi oggi significa saper sfruttare la grande quantità di informazioni che è possibile ottenere attraverso il digitale.
Ma a cosa servono questi dati se non vengono trasformati in informazioni utilizzabili? A nulla.
La vera sfida quindi non è più riuscire a raccoglierli, ma soprattutto riuscire ad interpretarli. Questo è il motivo per cui sono stati inventati software e strumenti in grado di tradurre i dati in decisioni per l’azienda.
È davvero possibile questo processo? Certo, grazie alla Business Intelligence.
La BI è una tecnologia rivoluzionaria in ogni settore e in particolare per quello delle risorse umane, in grado di migliorare l’operato quotidiano e permettere all’azienda di effettuare scelte più consapevoli.
In che modo le risorse umane possono sfruttare la business intelligence?
Le risorse umane hanno sempre preso decisioni in modo “umano”, come suggerisce il termine stesso con cui viene definito questo ambito aziendale. L’uomo, per definizione, non è perfetto e questa caratteristica della natura umana poteva rendere imperfette anche le decisioni sul personale.
Oggi questo rischio può essere scongiurato grazie alla business intelligence.
Perché prendere le decisioni solo sulla base di supposizioni umane quando è possibile affidarsi a dati reali che permettono di scegliere la migliore strada possibile?
Che l’azienda sia grande o piccola non importa, tutti dovrebbero fare affidamento sul potenziale dei dati.
HR e business intelligence coadiuvate permettono di:
- Trovare i migliori candidati per ogni ruolo disponibile in azienda;
- Scoprire se sono necessari candidati per nuove posizioni che in precedenza non erano state prese in considerazione;
- Analizzare le prestazioni dei nuovi assunti per verificare se sono davvero idonei al ruolo di cui sono stati investiti;
- Dare valore a tutta la sfera sociale che riguarda i dipendenti e le loro esigenze come individui;
- Migliorare la cultura aziendale perché conoscere a fondo i propri dipendenti è il primo passo per prendersene cura al meglio, far sì che lavorino più volentieri e siano sempre incentivati a dare il massimo.
La business intelligence permette alle risorse umane di svolgere il proprio lavoro in modo molto più accurato ed approfondito rispetto a quanto non sia mai stato fatto. Scegliere i giusti collaboratori, capire le loro esigenze e farli stare bene sul posto di lavoro consente all’azienda di fare un salto di qualità nella produzione e nell’immagine che dà all’esterno.
Come si applica la business intelligence al mondo HR?
Finora ci siamo concentrati sul perché è importante, ora dobbiamo capire come HR e business intelligence possano lavorare insieme.
Oggi le aziende lavorano con i cosiddetti big data e sono proprio questi l’oggetto dell’analisi da parte della business intelligence.
I big data sono dei dati molto pesanti, sono veloci (ne arrivano sempre di nuovi), sono vari e soprattutto giungono in ordine sparso. Questo rende necessario un software in grado di tradurre dati apparentemente sconnessi in informazioni utili ai responsabili di reparto per prendere decisioni strategiche per l’azienda.
Cosa fa la business intelligence all’interno del reparto delle risorse umane? Diverse cose.
Prima di tutto, aiuta le risorse umane ad aggregare tutta questa quantità di dati apparentemente scoordinati tra di loro.
Secondariamente, si occupano di visualizzare dati da sistemi transazionali. Questa tipologia di dati può riguardare, ad esempio, l’assunzione di un nuovo candidato in azienda.
Infine, gli strumenti di business intelligence consentono un’analisi approfondita dei dati rispetto a quanto viene fatto mediamente dagli uffici delle risorse umane.
E ora la domanda più importante: come vengono restituiti questi dati? Vengono presentati sotto forma di grafici intuitivi e semplici da interpretare anche da parte di persone non esperte nel campo dell’analisi avanzata.
Lo strumento di business intelligence che utilizziamo per i nostri clienti
Tra i migliori strumenti digitali sul mercato non potevamo non trovare un prodotto firmato Microsoft. L’azienda leader di informatica ha creato lo strumento perfetto che tutte le risorse umane dovrebbero sfruttare per integrare la business intelligence all’interno del proprio lavoro quotidiano.
Lo strumento di cui stiamo parlando è Power BI.
Crediamo talmente tanto nel suo potenziale da rappresentare proprio la soluzione che consigliamo ai nostri clienti.
Power BI utilizza un software intelligente che permette di trovare e condividere informazioni dettagliate, presenta funzionalità di analisi self-service e garantisce la sicurezza dei dati anche nel momento in cui vengono esportati.
Oggi molte risorse umane ricorrono ancora ad Excel per riunire tutti i dati raccolti. Ma con la quantità di informazioni a cui si ha accesso oggi, la velocità con cui arrivano e la complessità, è impensabile riuscire ad organizzare tutto manualmente o con software inadeguati.
L’intelligenza artificiale ha permesso di fare un lungo passo alle aziende, ossia di sfruttare la più grande tecnologia che sia mai stata creata per trovare delle rapide risposte ai problemi e ai dubbi aziendali.
Sarebbe una scelta superficiale quella di non sfruttare le tecnologie a disposizione sul mercato, perché sono proprio queste che permettono al tuo reparto di lavorare al meglio e alla tua azienda di crescere e prosperare.
Le risorse umane devono analizzare i dati che determinano il turnover dei dipendenti, che stabiliscono i ruoli mancanti, che permettono di ottimizzare il personale e di capire quale sarà il fatturato per l’anno a venire.
Sono grandi responsabilità e per questo servono grandi tecnologie.
Conclusione
Big data, HR e business intelligence non sono termini lontani e sconnessi. Sono gli ingredienti che costituiscono il lavoro quotidiano delle aziende al giorno d’oggi.
Abbiamo voluto mostrarti il modo in cui la business intelligence può aiutare il lavoro delle risorse umane perché prendere consapevolezza del suo potenziale è il punto di partenza per individuare gli obiettivi che l’azienda vuole raggiungere e implementare correttamente gli strumenti per farlo.
I nostri esperti di Nextre Engineering sono specializzati nell’IT e nel digital consulting, questo significa che possono elaborare una soluzione innovativa e personalizzata per permettere al tuo reparto di risorse umane di performare al meglio.
Sfrutta la nostra esperienza di oltre 15 anni sul mercato e contattaci per integrare Power BI nel tuo reparto HR compilando il modulo di contatto che trovi sulla pagina.
La tua azienda può crescere sempre di più ogni giorno che passa, non perdere questa opportunità!