Le foreste di Nextre
NexTREES
Nextre Engineering, in collaborazione con Treedom, ha creato la sua foresta NexTREES seminando piante di caffè in Nepal, con l’obiettivo di salvaguardare il pianeta e aiutare la comunità locale.
Avendo a cuore il benessere della terra, come il benessere dei nostri dipendenti, abbiamo deciso di donare loro una pianta, un regalo ecosostenibile per restituire ossigeno al pianeta; inoltre, per ogni persona che verrà assunta in futuro, verrà piantato un nuovo albero.
I progetti Treedom sono storie di collaborazione e costanza, che spesso diventano amicizia tra persone che condividono un obiettivo comune; infatti, gli alberi di Treedom creano un legame duraturo tra le persone e permettono alle aziende di agire per la salvaguardia dell’ambiente e delle comunità che lo abitano.
I Forestry Manager di Treedom prendono contatto con ONG o associazioni già presenti nelle zone di progetto, così da permettere a Treedom di mantenere un legame con i contadini locali e, insieme, elaborano un piano forestale basato sulla biodiversità.
Una volta selezionate le specie da piantare, si inizia con la creazione di un vivaio il più possibile vicino alle zone dove verranno piantati gli alberi, permettendo un controllo maggiore sulla qualità delle piantine. I vivai Treedom sono spesso costruiti con materiali di recupero, e nascono da dedizione e pazienza.
Quando sono pronte per essere trapiantate nella terra, le piantine vengono distribuite alle donne e agli uomini che se ne prenderanno cura, spesso con tanto di cerimonia colorata e festosa.
Una volta piantato nel terreno, ogni singolo albero viene fotografato e geolocalizzato per garantire la trasparenza e la tracciabilità del progetto.
Quando gli alberi cominciano a dare i loro primi frutti significa che i progetti forestali sono autonomi, e che i contadini hanno ormai acquisito tutte le competenze per continuare a prendersene cura da soli.
A volte, alcune comunità vicine a quelle che Treedom coinvolge, si mettono spontaneamente in contatto per iniziare a lavorare insieme.
Ognuno dei progetti Treedom è un piccolo successo di cooperazione, il cui lieto fine può assumere, di volta in volta, aspetti diversi.
I SDGS (Sustainable Development Goals) e i progetti Treedom
Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fanno parte dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata da tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite nel 2015. Si tratta di una partnership globale volta a ridurre le disuguaglianze, a stimolare la crescita economica e a favorire la collaborazione per preservare gli oceani e le foreste.
Con le attività di piantumazione di alberi in Asia, Africa, Sud America e Italia, Treedom contribuisce al raggiungimento di 10 Obiettivi per garantire un futuro sostenibile:
- Zero povertà
- Zero fame
- Qualità dell’educazione
- Eguaglianza di genere
- Crescita economica
- Consumo responsabile
- Lotta al cambiamento climatico
- Biodiversità
- Ridurre le disuguaglianze
- Collaborazione per raggiungere gli obiettivi
I partner di Treedom
La maggior parte dei partner Treedom sono ONG e associazioni medio-piccole. Questa scelta nasce dal desiderio di non perdere il contatto diretto con i contadini, di cui si conosce il nome, il cognome, la storia, a volte anche i sogni. Inoltre, il rapporto diretto con le persone garantisce maggiore trasparenza con i clienti e i partner.
Più le organizzazioni sono grandi, più il legame con gli abitanti locali si sfilaccia, e più è difficile ricucirlo. Allo stesso tempo questi partner devono essere abbastanza strutturati per poter quantificare i benefici dei progetti attraverso indagini su campo e un monitoraggio frequente dei lavori.
I progetti forestali a volte nascono dalle candidature spontanee che Treedom riceve dagli organismi, altre volte è invece Treedom stessa ad organizzare uno scouting in una zona precisa in cui vuole intervenire.
Ad ognuno dei partner, inoltre, è richiesto di dettagliare la propria proposta, per assicurarsi che risponda agli stessi valori e obiettivi perseguiti da Treedom.
Perchè Treedom ha scelto il metodo dei sistemi agroforestali?
La piantumazione di Treedom avviene con il metodo del sistema agro forestale, cioè gli alberi vengono aggiunti a colture annuali già esistenti, come mais, fagioli e grano, e che sono alla base del sostentamento delle famiglie contadine.
Gli alberi aiutano a trattenere l’umidità nel terreno, favorendo la crescita delle colture. Posizionati strategicamente, aiutano a delimitare le coltivazioni e difenderle dagli eventi climatici più estremi.
Gli alberi da frutto, inoltre, diventano per i contadini una fonte di reddito e sostentamento in più.
Ognuno dei progetti Treedom è costituito da una combinazione di specie creata in funzione delle caratteristiche ed esigenze del singolo territorio e della singola comunità.
Servono strategie di lungo periodo per diventare più sostenibili, ecco perché i progetti Treedom ragionano in termini di cicli, non di anni solari. Piantare alberi in sistemi agroforestali è un metodo vincente per massimizzare i benefici ambientali, economici e sociali che questi giganti della terra sono in grado di generare.
I benefici
Gli alberi sono alleati preziosi nella lotta al cambiamento climatico, perché producono ossigeno e assorbono CO2, migliorando la qualità dell’aria e contribuendo all’abbassamento delle temperature grazie alla sottrazione di CO2 dall’atmosfera.
Gli alberi si rendono indispensabili in molti modi, ad esempio portano la vita, offrendo rifugio e nutrimento a diverse specie vegetali e animali. Creano un sottobosco capace di intercettare l’acqua delle piogge e dare al terreno il tempo di assorbirle gradualmente; contrastano l’erosione del suolo grazie alle loro radici, offrono ombra alle piante più piccole e proteggono le colture dai venti e dagli eventi climatici estremi sempre più frequenti.
Inoltre, dai rami di alcune specie (come la Grevillea, la Gliricidia e la Cassia) viene ricavata anche la legna per cucinare, evitando così l’abbattimento dell’intero albero.
Le zone di progetto si trovano in paesi in via di sviluppo, dove i benefici degli alberi possono davvero fare la differenza, portando profitto anche agli abitanti locali.
Di fatto, tutti gli alberi piantati rimangono di proprietà dei contadini che se ne prendono cura.
Alcuni alberi, inoltre, possono fornire rami, foglie e fronde utilizzate anche come foraggio o per costruire dei recinti per gli animali; in aggiunta, alcune specie sono indispensabili come piante medicinali per le comunità che, non disponendo di un facile accesso alle infrastrutture mediche, attingono ancora alla medicina tradizionale.
Il ruolo delle comunità locali
Treedom offre alle comunità locali una formazione specifica sulla gestione degli alberi da frutto, del patrimonio forestale e delle più comuni malattie a cui sono soggette le specie di cui si prendono cura.
Le donne sono parte attiva nei progetti forestali: dalla creazione del vivaio, al trasporto delle piantine, alla manutenzione degli alberi. Alcune ricoprono ruoli di responsabilità, altre si occupano dei compiti più delicati, come praticare gli innesti e geotaggare gli alberi. Le donne, così facendo, si ritrovano con un’opportunità di reddito in più, che quasi tutte decidono di investire nell’istruzione dei figli.
Nella regione di Huehuetenango, a nord ovest del Guatemala, l’incontro tra le correnti d’aria calda e di aria fredda, permette di coltivare caffè pregiato fino ad altitudini elevatissime. Tradizionalmente, la sua coltivazione era riservata agli uomini, ma le cose stanno cambiando. Infatti, Treedom, vuole coinvolgere quasi esclusivamente intraprendenti donne indigene, che da tempo cercano una strada per entrare in questo mercato.