La sede di WordPress è in vendita, tutti lavorano da remoto
Perché sempre più aziende sposano il remote working?
La superficie che il team di WordPress usufruiva a Hawthorne Street è in vendita. Pensate che solo alcuni fra i 500 dipendenti assunti utilizzava gli spazi di 1400mq ricavati all’interno di un magazzino nel 2013.
C’è un colosso che va e un colosso che viene. Facebook, infatti, sta per inaugurare il suo primo ufficio a San Francisco, nello stesso stabile dove ha sede Yahoo e di proprietà del San Francisco Chronicle.
Automattic, la società di WordPress, è pronta a mettere in vendita i suoi spazi… il motivo? Semplice, i dipendenti prediligono lavorare da remoto.
Matt Mullenweg, Ceo della nota software house che produce il più utilizzato CMS di sempre, dopo essersi reso conto che gli spazi venivano usati di rado ha affermato:
“Abbiamo aperto gli uffici oramai sette anni fa, acquistandoli ad un ottimo prezzo, però ora ci siamo resi conto che gli spazi di 1400mq sono utilizzati da meno del 10% dei nostri dipendenti che sono oltre 550. Così abbiamo deciso di mettere in vendita il nostro ufficio”.
Tempo addietro la società aveva deciso di puntare molto sul remote working dando la possibilità ai propri dipendenti di lavorare nel luogo che ritenevano più opportuno. Fin dall’inizio lo spazio in cui si trovano gli uffici era stato pensato come ad un coworking, ma dalle ultime affermazione del CEO di Wordpres sembra che non serva nemmeno a questo scopo. Rimarranno invece aperti gli uffici nelle sedi di Portland nel Main e di Città del capo in Sud Africa. Tra l’altro se i lavoratori di Automattic decidono di usare altri spazi di coworking ottengono a fine mese un rimborso di 250$ per coprire i costi della postazione noleggiata.
Questo modo di lavorare va in contrapposizione con quello dell’ex CEO di Yahoo Marissa Mayer, che aveva chiesto ai dipendenti di farsi vedere più spesso in ufficio.
IBM invece, di recente è tornata sui propri passi cercando di percorrere la strada dello smart working soprattutto negli Stati Uniti. C’è anche chi come la società Elastic, invece punta su canali video e viaggi, visto che non ha uffici fisici, ma tutti i suoi 500 dipendenti sparsi in 35 paesi nel mondo lavorano da remoto seguendo orari smart.