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Architetture dei microservizi: cosa sono, pro e contro
Una delle necessità delle aziende odierne è quella di adottare un’architettura che sia versatile e che gli permetta di crescere nel tempo con l’evolversi del business. Eliminare la rigidità dei sistemi tradizionali e la loro complessità è oggi possibile con l’architettura dei microservizi.
Forniremo più avanti una definizione dettagliata. Per ora ti anticipiamo che un’architettura di microservizi è composta da servizi ridotti autonomi.
Come mai li definiamo autonomi?
Perché ogni servizio può migliorare una specifica funzionalità del tuo business ma, alla fine, interagiscono tra di loro nell’ottica del “bene comune”.
I microservizi vengono definiti “micro” perché sono servizi con potenzialità ridotta.
Ma qual è il loro obiettivo? È questa la domanda che più di tutte interessa a ogni azienda.
Il loro obiettivo è di completare una singola funzione nel modo più approfondito ed esaustivo possibile. Per farlo, ciascuno ha un suo percorso determinato, delimitato e autonomo.
Oggi tutti parlano di architettura dei microservizi, e tanti la stanno già sfruttando.
O’Reilly ha creato un rapporto chiamato “Microservices Adoption in 2020” dove ha raccolto una serie di dati estremamente interessanti per chi si sta affacciando a questo mondo e vuole capirne fino in fondo il potenziale.
Il sondaggio è stato condotto fra 1.502 intervistati e, da quanto è emerso, la maggior parte degli utilizzatori sembra essere molto contento dei risultati. Il 92% di loro parla di un certo successo, considerando che il 61% utilizza i microservizi da almeno un anno. Ciò significa che i risultati si vedono anche nel breve termine.
Ha parlato di “successo completo” addirittura il 55% degli intervistati e questo dato fa davvero ben sperare.
Ma cos’è un’architettura dei microservizi? E in quale modo può rappresentare una svolta per la tua azienda? Scopriamolo insieme.
Cosa sono i microservizi?
Quando parliamo di microservizi ci stiamo riferendo non a un prodotto specifico, ma piuttosto a un metodo.
Si tratta di un particolare metodo per lo sviluppo di software, basato sulla creazione di singoli moduli in cui ognuno ha una propria interfaccia e assolve una funzione ben precisa.
Ciò significa che i microservizi possono essere sviluppati e gestiti in modo autonomo uno dall’altro, poiché ognuno è responsabile di una singola attività. Ma, al tempo stesso, riescono anche a comunicare tra di loro per soddisfare le esigenze o risolvere i problemi dell’azienda.
Questo è un approccio totalmente diverso rispetto a quello tradizionale.
Nelle tecniche tradizionali di sviluppo di un’applicazione si realizzano le componenti come se si trovassero tutte all’interno di un grande e unico contenitore. Stiamo quindi parlando di una grande applicazione a cui fanno riferimento le diverse componenti.
Al contrario, quando parliamo di architettura dei microservizi devi dimenticare completamente l’immagine del grande contenitore.
Ogni microservizio ha un compito ben preciso da assolvere e ogni team lavora su soltanto uno di questi in modo specifico, rendendo il sistema quanto più indipendente possibile.
Già da questa breve spiegazione dovresti intuire quali sono i grandi vantaggi dell’architettura dei microservizi, che vedremo in modo approfondito tra pochissimo.
Caratteristiche dei microservizi
Le architetture basate su microservizi sono più flessibili, scalabili e resilienti, permettendo alle aziende di rispondere più rapidamente alle esigenze del mercato e di innovare con maggiore velocità.
Ma quali sono le caratteristiche specifiche che rendono i microservizi così efficaci?
Ecco una panoramica delle principali caratteristiche dei microservizi:
- Autonomi: ciascun servizio nell’architettura basata su microservizi può essere sviluppato, distribuito, eseguito e ridimensionato senza influenzare il funzionamento degli altri componenti. I servizi non devono condividere alcun codice o implementazione con gli altri. Qualsiasi comunicazione tra i componenti individuali avviene attraverso API ben definite.
- Specializzati: ciascun servizio è progettato per una serie di capacità e si concentra sulla risoluzione di un problema specifico. Se nel tempo gli sviluppatori aggiungono del codice aggiuntivo a un servizio, rendendolo più complesso, il servizio può essere scomposto in servizi più piccoli.
- Agilità: i microservizi promuovono le organizzazioni di team indipendenti di dimensioni ridotte che diventano proprietari del servizio che gestiscono. I team agiscono in contesti ridotti e ben delineati, così che possano lavorare in modo più indipendente e rapido.
- Scalabilità e flessibilità: i microservizi consentono di scalare ciascun servizio in modo indipendente per rispondere alla richiesta delle funzionalità che la tua applicazione supporta.
- Semplicità di distribuzione: i microservizi supportano l’integrazione continua e la distribuzione continua, così da poter provare nuove idee in modo più semplice e ripristinare impostazioni precedenti quando qualcosa non funziona.
- Libertà tecnologica: le architetture basate su microservizi non applicano un unico approccio all’intera applicazione. I team hanno la libertà di scegliere gli strumenti migliori per risolvere i loro problemi specifici.
- Codice riutilizzabile: dividere il software in moduli piccoli e ben definiti permette ai team di utilizzare funzioni per più scopi. Un servizio scritto per una certa funzione può essere utilizzato come blocco costruttivo per un’altra funzionalità.
- Resilienza: l’indipendenza dei servizi aumenta la resilienza di un’applicazione. In caso di errori, le applicazioni possono gestire completamente gli errori di un servizio, isolando la funzionalità senza bloccare l’intera applicazione
Le caratteristiche di un’architettura microservizi
Un’architettura basata su microservizi si distingue per una serie di caratteristiche peculiari che la rendono unica rispetto alle tradizionali architetture monolitiche.
Innanzitutto, i microservizi sono autonomi. Ogni servizio può essere sviluppato, distribuito, eseguito e ridimensionato in modo indipendente, senza influenzare il funzionamento degli altri.
Questa autonomia si riflette anche nella gestione del codice: i servizi non condividono codice o implementazione con gli altri, e la comunicazione tra i vari componenti avviene attraverso API ben definite.
Maggiora autonomia porta una maggiore specializzazione. Ogni servizio è progettato per svolgere una specifica funzione e si concentra sulla risoluzione di un problema specifico.
Se un servizio diventa troppo complesso a causa dell’aggiunta di codice, può essere scomposto in servizi più piccoli, mantenendo la gestione del sistema semplice e maneggevole.
L’architettura a microservizi promuove anche l’agilità. I team di sviluppo, organizzati in piccole unità indipendenti, diventano proprietari del servizio che gestiscono e possono lavorare in modo più indipendente e rapido.
Questo riduce i tempi del ciclo di sviluppo e permette di rispondere prontamente alle esigenze del mercato.
A differenza delle architetture monolitiche, in cui tutte le funzionalità dell’applicazione sono racchiuse in un unico blocco di codice, i microservizi offrono una maggiore scalabilità e flessibilità.
Ogni servizio può essere scalato in modo indipendente per rispondere alla richiesta delle funzionalità che l’applicazione supporta.
Questo permette di ridimensionare l’infrastruttura in base alle necessità, misurare in modo accurato i costi di una funzionalità e proteggere la disponibilità dell’applicazione nel caso in cui un servizio sperimenti un aumento nella richiesta.
Un altro vantaggio dei microservizi rispetto alle architetture monolitiche è la semplicità di distribuzione.
I microservizi supportano l’integrazione continua e la distribuzione continua, permettendo di provare nuove idee in modo più semplice e di ripristinare impostazioni precedenti quando qualcosa non funziona.
Infine, l’architettura a microservizi offre una maggiore libertà tecnologica. A differenza delle architetture monolitiche, che impongono un unico approccio all’intera applicazione, i team che lavorano con i microservizi hanno la libertà di scegliere gli strumenti migliori per risolvere i loro problemi specifici.
Questo permette di sfruttare al meglio le competenze del team e di adottare le soluzioni più adatte per ogni servizio.
I vantaggi di un’architettura a microservizi
L’adozione di un’architettura a microservizi può portare numerosi vantaggi per le aziende, tra cui una maggiore efficienza nello sviluppo, una distribuzione più semplice, una maggiore resilienza e una migliore scalabilità.
Tuttavia, come ogni approccio architetturale, anche i microservizi presentano delle sfide e richiedono un’attenta pianificazione e gestione per essere implementati con successo.
Adottare un’architettura a microservizi può portare numerosi vantaggi, soprattutto per le aziende che cercano di rispondere in modo agile e flessibile alle esigenze in continua evoluzione del mercato.
Questi vantaggi derivano principalmente dalla natura distribuita e a basso accoppiamento dei microservizi, che permette di sviluppare, testare e distribuire i vari componenti di un’applicazione in modo indipendente.
Uno dei principali vantaggi dei microservizi è l’efficienza nello sviluppo. Poiché i microservizi possono essere sviluppati in parallelo da diversi team, è possibile accelerare notevolmente i tempi di sviluppo.
Questo significa che più sviluppatori possono lavorare simultaneamente sulla stessa applicazione, riducendo le tempistiche di sviluppo e permettendo di rispondere più rapidamente alle esigenze del business.
Un altro vantaggio significativo dei microservizi è la facilità di rilascio. Grazie all’indipendenza dei vari servizi, è possibile rilasciare nuove funzionalità o aggiornamenti senza dover distribuire l’intera applicazione.
Questo permette di abbreviare i cicli di sviluppo e di implementare rapidamente nuove idee, migliorando la capacità dell’azienda di innovare e mantenere il passo con il mercato.
I microservizi offrono anche una maggiore resilienza rispetto alle architetture monolitiche. Ogni servizio funziona in modo indipendente e quindi un errore in un servizio non compromette l’intera applicazione.
Questo permette di gestire gli errori in modo più efficace e di garantire una maggiore disponibilità dell’applicazione.
Quando viene utilizzata l’architettura dei microservizi?
I microservizi sono un approccio di tipo architetturale che viene utilizzato per sviluppare applicazioni.
Tuttavia, non si parla di applicazioni qualunque.
L’architettura dei microservizi entra in gioco per applicazioni molto complesse o di grandi dimensioni che richiedono una notevole velocità.
In alternativa, è molto utile nel caso di applicazioni che abbiano dei sottodomini o un dominio avanzato.
Questa necessità è sorta perché le aziende negli ultimi anni hanno sentito la necessità di diventare più agili. Devono sviluppare software in modo più veloce, aggiornarli costantemente e risolvere problemi nel minor tempo possibile. Una tale praticità non poteva essere garantita dai metodi tradizionali, ed ecco quindi che sono nati i microservizi.
Le app diffuse oggi sono in continua evoluzione e questo richiede una struttura alla base che sia agile e che possa essere costantemente aggiornata.
Come funziona l’architettura microservizi
Una volta che viene portato a termine il processo, questo genera un flusso di informazioni da comunicare a un meccanismo snello, il più delle volte è un API.
La taglia, ossia la quantità di righe di codice di riferimento, dipende dal linguaggio di programmazione: alcuni sono concisi, altri più verbosi, altri ancora prolissi.
In sostanza, è l’organizzazione della struttura aziendale che determina la misura corretta del singolo.
Rispetto alla taglia, l’indipendenza e la complessità delle parti sono direttamente proporzionali.
Ognuno di essi è un’unità a sé stante e il suo destino è quello di essere pubblicato su una piattaforma PaaS, oppure eseguito su un processo di sistema appositamente creato.
L’ultimo dato interessante è che l’eventuale evoluzione di qualsiasi microservizio non ha nessuna conseguenza sugli altri.
Le novità del 2024 per i microservizi
L’architettura dei microservizi sta vivendo una fase di crescita esponenziale, con circa il 74% delle organizzazioni che hanno adottato questa tecnologia per migliorare la scalabilità e l’efficienza dei loro sistemi, secondo Gartner.
Nel 2024, si prevede che le seguenti tendenze avranno un impatto significativo sullo sviluppo e l’implementazione dei microservizi:
- Integrazione con tecnologie avanzate: l’intelligenza artificiale (AI) e il machine learning (ML) stanno diventando sempre più centrali nei microservizi, permettendo sistemi auto-adattativi e intelligenti; la tecnologia 5G promette di accelerare la comunicazione tra i servizi, mentre la blockchain offre nuove possibilità per la sicurezza e la tracciabilità delle transazioni; infine, il computing edge si sta affermando come soluzione per elaborare dati in prossimità della fonte, riducendo la latenza e aumentando la velocità di risposta;
- Computing serverless: l’adozione del modello serverless sta crescendo, poiché consente agli sviluppatori di concentrarsi sulla creazione di funzionalità aziendali senza la necessità di gestire l’infrastruttura sottostante, questo approccio offre anche un modello di pagamento basato sull’utilizzo effettivo delle risorse, ottimizzando i costi operativi;
- Microservizi event-driven: l’architettura event-driven sta guadagnando popolarità per la sua capacità di gestire comunicazioni asincrone tra i servizi, questo modello favorisce la scalabilità e la reattività dei sistemi, permettendo ai microservizi di reagire in tempo reale agli eventi e ai cambiamenti del contesto operativo.
Stiamo assistendo a un panorama dei microservizi che nel 2024 sta evolvendo per diventare più dinamico, resiliente e adattabile. Le organizzazioni che sapranno integrare queste nuove tecnologie e approcci saranno meglio equipaggiate per affrontare le sfide del mercato e sfruttare le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica.
Mantenere il passo con queste tendenze sarà cruciale per rimanere competitivi nel settore IT.
Pro e contro nell’utilizzo dell’architettura microservizi
Tra le righe è già emerso come l’architettura dei microservizi potrebbe rendere la tua realtà una vera e propria azienda digitale. Tuttavia, nonostante i benefici dei microservizi siano molti, non è sempre tutto rose e fiori.
Ogni grande rivoluzione implica dei lati positivi ma anche dei potenziali svantaggi che devi conoscere per poterli gestire al meglio ed eliminarli. E, soprattutto, per capire se l’architettura dei microservizi fa al caso tuo in questo momento.
Partiamo dai pro:
- I microservizi possono essere scritti con diversi linguaggi, puoi quindi creare dei progetti Java o con altri linguaggi noti;
- Per la creazione di ogni microservizio ti basta un piccolo team di persone;
- Un microservizio può addirittura essere creato in modo indipendente dagli sviluppatori;
- La creazione è molto più rapida rispetto ai sistemi tradizionali e questo rende più rapida anche la distribuzione;
- Nei microservizi è più semplice isolare un eventuale bug e risolverlo;
- Ogni modifica interviene solo sul singolo microservizio interessato, senza dover toccare il resto della struttura;
- L’architettura dei microservizi è scalabile e cresce con il crescere dell’azienda.
Ora passiamo ai contro:
- Gli sviluppatori devono gestire un sistema più complesso e per farlo è necessario comunicare, se manca la comunicazione delle informazioni la gestione diventa problematica;
- Se un’applicazione è molto elaborata, il numero dei microservizi può essere alto e di conseguenza diventa complessa l’intera gestione;
- Tra i servizi deve sempre essere aperto e attivo un servizio di comunicazione;
- I test dei microservizi in fase di distribuzione possono diventare anche molto lunghi;
- Gli sforzi rischiano di essere maggiori rispetto ai metodi tradizionali perché stiamo parlando di un sistema distribuito.
Questi sono pro e contro che riguardano la realizzazione pratica dell’architettura dei microservizi. Ma, in sostanza, che benefici porta al lavoro in azienda?
I vantaggi per l’IT
Il lavoro dell’IT, in generale, può beneficiare di diversi vantaggi grazie all’introduzione dell’architettura dei microservizi. In particolare:
- Tempistiche più rapide: gli sviluppatori possono gestire i cicli di sviluppo del software in un tempo molto più ridotto rispetto ai metodi tradizionali grazie alla struttura dei microservizi e all’agilità degli aggiornamenti;
- Indipendenza a tutti gli effetti: essendo i microservizi delle componenti separate e autonome, possono essere rimpiazzate, sviluppate e ridimensionate singolarmente;
- Maggiore flessibilità e resilienza: ogni difetto può essere isolato senza intaccare il sistema, e la sostituzione non ne modifica l’assetto e la funzionalità;
- Tecnologia in evoluzione continua: non esiste alcun vincolo allo sviluppo tecnologico a lungo termine, un microservice può essere rimodulato ad hoc;
- Vasta apertura: gli sviluppatori possono scegliere qualunque linguaggio o tecnologia, anche tra le più innovative, per creare i microservizi;
- Più intelligibilità, interventi mirati e gestione snella: il team di riferimento è avvantaggiato dal più limitato raggio d’azione del servizio, gli ambiti di intervento sono circoscritti e di più facile gestione;
- Una risorsa riciclabile: non essendo sviluppati per un prodotto o un progetto particolare ma sulle potenzialità produttive dell’azienda nel suo insieme, il reparto IT può riutilizzarli nel caso di variazioni nella strategia commerciale o anche nell’impostazione produttiva;
- Facile da sviluppare: il margine di miglioramento diventa più facile da individuare e più immediato nello sviluppo, si interviene solo ed esclusivamente laddove ce ne sia l’effettiva necessità;
- Continua scalabilità: più la domanda di servizi è alta, più i microservizi possono essere distribuiti su server e infrastrutture sulla base degli obiettivi aziendali senza dover costruire tutto da capo ogni volta;
- Deployment semplificato: i tradizionali problemi che caratterizzavano la fase di distribuzione dell’applicazione vengono eliminati nel caso di app create con i microservizi, perché sono modulari.
Problematiche legate ai microservizi
Nonostante i numerosi vantaggi offerti dai microservizi, l’adozione di questa architettura non è priva di sfide. Come ogni approccio architetturale, anche i microservizi presentano delle problematiche che devono essere attentamente gestite per garantire il successo dell’implementazione.
Una delle principali sfide è rappresentata dal cambiamento nella struttura di comunicazione e collaborazione tra i team.
Passare a un’architettura basata su microservizi significa anche cambiare la cultura aziendale, poiché ciascun team segue una propria cadenza di deployment ed è responsabile di un servizio unico per un determinato gruppo di clienti.
Questo cambiamento può risultare difficile da gestire, ma è essenziale per il successo dell’architettura basata su microservizi.
Un’altra problematica legata ai microservizi è la complessità. L’identificazione delle dipendenze tra i servizi, la gestione delle versioni, il deployment, la registrazione dei servizi, il monitoraggio e il debugging sono tutte attività che possono diventare molto complesse in un’architettura a microservizi.
Ad esempio, un errore in una parte dell’architettura potrebbe causare un errore in un componente poco distante, a seconda del modo in cui i servizi sono strutturati per supportarsi a vicenda.
Inoltre, l’aggiornamento a una nuova versione potrebbe compromettere la retrocompatibilità, rendendo la gestione delle versioni una sfida non da poco.
La connettività è un altro aspetto critico. In un sistema distribuito come quello dei microservizi, è necessario avere registri centralizzati per ricollegare tutti i vari componenti. Senza questi registri, la gestione dei servizi in modo scalabile risulterebbe impossibile.
Nonostante queste sfide, l’adozione di un’architettura a microservizi può portare numerosi vantaggi per le aziende, tra cui una maggiore efficienza nello sviluppo, una distribuzione più semplice, una maggiore resilienza e una migliore scalabilità.
Tuttavia, per superare queste sfide e sfruttare al meglio i vantaggi offerti dai microservizi, è fondamentale affidarsi a degli esperti nel campo.
La nostra agenzia, Nextre Engineering, vanta una vasta esperienza nell’implementazione di architetture a microservizi.
Grazie alla nostra competenza e alla nostra conoscenza delle migliori pratiche, siamo in grado di aiutare le aziende a navigare le sfide associate ai microservizi e a sfruttare al meglio i vantaggi offerti da questa architettura.
Con Nextre Engineering, le aziende possono contare su un partner affidabile e competente per guidarle nel loro percorso verso l’adozione dei microservizi.
Conclusioni
Ti sei convinto sui benefici che l’architettura dei microservizi può portare alle tue app e, di riflesso, a tutta la tua azienda?
Se vuoi affacciarti su questa nuova realtà, Nextre Engineering può seguirti in questo percorso.
Se vuoi chiedere un preventivo o una consulenza IT al nostro team di esperti, non dovrai fare altro che compilare il form presente sulla pagina.
Saremo felici di aiutarti a migliorare il tuo business sfruttando le nuove tecnologie.