Progressive Web App vs App Ibride Vs App Native: come fare la scelta!

Eleonora Truzzi
27/07/2023
Progressive Web App vs App Ibride Vs App Native: come fare la scelta!

La diffusione di smartphone e tablet rende possibile raggiungere i propri clienti in qualsiasi momento, cliccando solo qualche tasto su un dispositivo portatile.

Questo è lo scopo del mobile marketing.

Oggi le aziende hanno bisogno, sempre di più, di indirizzare i clienti sui dispositivi mobili dato che in Italia sono presenti 80 milioni di smartphone contro 60 milioni di popolazione nazionale secondo il Report Digital 2020.

Così per le aziende è sorta l’esigenza di sfruttare al massimo il mobile e di raggiungere i clienti esattamente dove loro si trovano.

Un’azienda, per interagire con gli utenti che si connettono da mobile, deve prima di tutto creare un sito web responsive, cioè ottimizzarlo per smartphone e tablet. Ma questo da solo non basta, non più.

Successivamente, deve creare un’applicazione.

Quale? Esistono tre grandi famiglie di app:

  • progressive web app;
  • app native;
  • app ibride.

È fondamentale conoscere le caratteristiche di tutte e tre le tipologie prima di chiedere il preventivo per un’app mobile.

Scopriamo insieme quali sono le differenze!

Progressive Web App

app progressive scelta

Le progressive web app rappresentano non soltanto il futuro ma anche il presente per molti settori tra cui, ad esempio, l’informazione.

Note anche come PWA, sono app mobili che vengono distribuite attraverso il web.

Ciò significa che un’app di questa tipologia non deve essere scaricata da un app store. Funziona in modo autonomo ed è in grado di caricare in modo istantaneo le pagine anche in condizioni di bassa connettività. Questa è la grande potenzialità.

Inoltre, le progressive web app hanno il vantaggio di essere sempre aggiornate perché, nel momento in cui vengono lanciate, visualizzano in modo automatico la versione più recente.

Cosa le caratterizza?

Le progressive web app sono considerate più efficienti delle altre perché sono in grado di funzionare su richiesta e sono sempre accessibili ma, soprattutto, non occupano memoria negli smartphone.

Un’applicazione di questo tipo è fruibile tramite i normali web browser e scritta con i linguaggi HTML e CSS, simulando l’interfaccia di un’app nativa.

Non sono infatti possibili l’installazione su dispositivo e l’uso offline tuttavia, non dovendo essere installate, non intaccano in alcun modo la RAM o la capacità di calcolo del dispositivo.

Sono molto utili per la semplicità dei linguaggi di programmazione, per facilitare la visualizzazione dei siti web sui dispositivi mobili e per permettere l’indicizzazione dei propri contenuti sui motori di ricerca.

Il miglioramento della User Experience è rilevante e per questo motivo si può ipotizzare che presto gli stessi utenti decideranno di disinstallare in modo definitivo le app native a favore delle progressive web app.

Anche gli sviluppatori sostengono che le progressive web app siano più economiche perché occorre poco tempo sia per costruirle che per aggiornarle.

Come mai?

Con le progressive web app è possibile creare una sola versione dell’app e visualizzarla allo stesso modo su tutti i dispositivi.

Vantaggi e svantaggi delle Progressive Web App

Già dalla spiegazione di cosa sono le progressive web app avrai capito che sono molti i loro lati positivi. Vediamo insieme i principali vantaggi:

  • Responsive: particolarmente reattive, si adattano a diversi schermi;
  • Elevate prestazioni: le pagine si caricano molto più velocemente di un sito;
  • Aggiornamento: rispetto alle app native e ibride, le progressive sono sempre aggiornate;
  • Sicurezza: il protocollo HTTPS permette agli utenti di connettersi e navigare in totale sicurezza;
  • Interazione: esattamente come le altre app, permettono agli utenti di interagire in modo semplice e intuitivo;
  • Indipendenza dal browser: essendo basate su una tecnologia progressiva, possono essere aperte e utilizzate da tutti i clienti indipendentemente dal browser;
  • Presenza sul web: sono ricercabili dagli utenti direttamente dai motori di ricerca in quanto indicizzate;
  • Installabili ma senza “installazione”: gli utenti possono salvare le progressive web app a cui sono interessati senza i passaggi di download necessari nel caso delle altre app;
  • Offline: anche in caso si connessione debole le web app assicurano una corretta esperienza utente.

Passiamo ora al versante degli eventuali svantaggi delle progressive web app:

  • Compatibilità iOS: per i possessori di Apple sono riproducibili solo dalla versione iOS 11.3;
  • Scarsa visibilità: è vero che le web app sono presenti sui motori di ricerca ma non godono della visibilità offerta dagli App Store;
  • Mancanza di controllo: non sono controllate da qualcuno che ne possa attestare la qualità;
  • Problemi di supporto: non tutti i dispositivi supportano le funzionalità complete delle web app;
  • Uso della batteria: durante la navigazione viene utilizzata una maggiore quantità di batteria del dispositivo;
  • Offline limitato: pur essendo possibile l’utilizzo offline, questo è ancora oggi limitato;
  • Scarsa flessibilità: non offrono tutta la gamma di contenuti speciali presenti invece nelle applicazioni normali.

App Native

App Native scelta

Le app native sono quelle che, come suggerisce il nome, nascono apposta per i dispositivi mobili nel mercato a cui sono destinate (es. dispositivi iPhone o Android). Ciò significa che lo sviluppatore scrive nel linguaggio specifico della piattaforma (iOS, Android e così via) su cui l’app verrà usata.

Passata una procedura di approvazione, l’app viene immessa negli store della piattaforma, dove gli utenti possono scaricarla, a pagamento o gratuitamente, e installarla sul proprio dispositivo.

Proprio perché scritta e sviluppata in un linguaggio specifico, un’app nativa potrà avere un costo più alto rispetto alle sue alternative ma sarà, viceversa, ottimizzata per la sua piattaforma di riferimento.

Questo le consentirà di offrire massime prestazioni e modi d’uso sia online che offline.

Un’app nativa infatti è in grado d’interfacciarsi completamente col sistema di riferimento per cui è stata creata e potrà sfruttare tutte le funzionalità del device di riferimento.

Ad esempio, un’app nativa per il sistema operativo iOS (ovvero destinata a prodotti Apple, scaricabile solo dall’APP Store) sarà capace d’integrarsi “dialogando” con gli altri strumenti del device, quali GPS, fotocamera o zoom.

Le app native oggi risultano essere tra le più scaricate perché possono offrire la migliore esperienza utente. Tuttavia, la loro “debolezza” è rappresentata dal fatto che siano limitate solo a determinati dispositivi e quindi non possano essere accessibili a tutti.

Vantaggi e svantaggi delle app native

Lo sviluppo delle app native oggi è più florido che mai proprio per tutti i vantaggi che portano con sé:

  • Elevate prestazioni e velocità: essendo create per uno specifico sistema operativo, le app native dialogano perfettamente con tutte le funzionalità del dispositivo;
  • Discreta visibilità: la presenza negli App Store permette alle aziende di raggiungere un pubblico più ampio offrendogli maggiore visibilità;
  • Esperienza utente: chi utilizza un determinato sistema operativo è ben consapevole dell’esperienza che sta cercando e che troverà nelle app native;
  • Responsive: uno degli aspetti più interessanti delle app native è proprio quello di essere pensate per adattarsi a diversi schermi;
  • Offline: molte app native funzionano offline (in base al servizio che offrono);
  • Sicurezza: prima di essere inserite nell’App Store le applicazioni native vengono controllate e questo è sinonimo di sicurezza e qualità.

Tuttavia, anche in questo campo esistono alcuni svantaggi:

  • Lunghi download: per poter utilizzare l’app è necessario scaricarla, quindi impiegare tempo e connessione;
  • Codice inflessibile: per ogni sistema operativo deve essere utilizzato un codice diverso in fase di sviluppo, questo significa doppio lavoro;
  • Aggiornamenti: le app native richiedono continui aggiornamenti per adattarsi all’evoluzione del sistema operativo e alle esigenze dell’azienda;
  • Tempi di sviluppo: sia per quanto riguarda la creazione che l’aggiornamento, i tempi si allungano essendo necessario lavorare sui sistemi operativi separatamente.

Quanto costa un’app del genere? Abbastanza se deve essere sviluppata per più circuiti. Ecco perché molti optano per le app ibride.

App Ibride

App Ibride scelta

Le app ibride assomigliano molto alle app native ma hanno la peculiarità di avere un unico codice di base e di poter funzionare su diversi sistemi operativi.

Sono scritte generalmente in HTML5 e Javascript e possono essere incapsulate nel linguaggio nativo di una piattaforma, come le app native.

Cosa succede all’interfaccia?

Probabilmente è meno performante rispetto all’app nativa, ma possono essere inserite e scaricate dagli store di riferimento e semplificano il lavoro di programmazione, perché il linguaggio cross-platform permette di far funzionare l’app su dispositivi diversi senza dover creare un’interfaccia per ciascuno.

Il vantaggio di queste app sta sicuramente nei ridotti tempi e costi di sviluppo (che corrispondono generalmente anche a un minor costo per il committente).

Semplificando, si programma una sola volta e poi s’incapsula il codice nei “contenitori” sorgenti di ogni piattaforma. 

Una sola app, diversi mercati di riferimento

Rispetto alle native, le app ibride perderanno tuttavia in prestazioni e integrabilità con i singoli device su cui vengono installate.

Vantaggi e svantaggi delle app ibride

Abbiamo già accennato ai principali punti di forza che contraddistinguono le app ibride. Ora vediamo tutti i vantaggi:

  • Costi di sviluppo: se i costi per le app native lievitano velocemente, quelli per lo sviluppo app ibride sono molto più contenuti, dovendo gli sviluppatori creare un unico codice per più sistemi operativi,
  • Tempistiche: esattamente come i costi, anche il tempo necessario allo sviluppo è molto inferiore;
  • Maggiore visibilità: sviluppando l’app per più sistemi operativi, questa apparirà su più App Store e verrà vista da un bacino d’utenza ampio;
  • Scalabile: con poche modifiche è possibile adattare il codice per più piattaforme e sistemi operativi;
  • Distribuzione veloce: le tempistiche per il lancio dell’applicazione sono più immediate e permettono all’azienda di immettere sul mercato il prodotto senza lunghe attese.

Passiamo ora agli svantaggi delle app ibride:

  • Esperienza utente: essendo studiata per funzionare su più sistemi operativi, l’esperienza utente viene sacrificata non rispondendo esattamente alle aspettative dei consumatori finali;
  • Accesso limitato alle funzionalità: le app ibride non riescono ad accedere a tutte le funzionalità del dispositivo su cui vengono utilizzate;
  • Design: l’aspetto non è il medesimo del sistema operativo specifico;
  • Minore fluidità: l’app ibrida è generalmente più lenta e meno fluida rispetto a una nativa.

Sei pronto a fare una scelta?

Ti sarai accorto che non c’è una vera e propria vincitrice. Ogni tipologia di app ha dei punti di forza e degli altri di debolezza.

Non esiste quindi un tipo migliore in assoluto, tuttavia si può trovare il genere di app più adatto in relazione all’uso che ne devi fare, agli utenti a cui ti rivolgi, al modo in cui vuoi commercializzarla.

La regola che devi ricordare è una: offrire un prodotto di alta qualità.

Se vuoi sviluppare anche tu un’applicazione il nostro team di esperti saprà consigliarti sulla migliore soluzione per il tuo business e creerà esattamente il prodotto che il tuo pubblico si aspetta.

Compila il form per raccontarci la tua idea, Nextre Engineering sarà felice di studiare l’app perfetta per il tuo business.

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