ICT, tecnologie e trends per il 2018: cosa ci attende?
Novità per il 2018? Secondo capitolo della Trasformazione Digitale con l’avvento dell’Era Fintech: lo sviluppo della tecnologia Blockchain, IoT, Intelligenza Artificiale ed evoluzione dei modelli di business sono tra le tantissime novità tecnologiche e i trends che i digital marketers e gli esperti IT devono tenere in considerazione e affrontare per il corrente anno.
4 Trends ICT da “sfidare” per l’anno 2018
Competere con successo per il mondo business significa saper affrontare nuove sfide e saper cogliere nuove tendenze per il recente futuro.
Il quesito principale a cui il mondo corporate deve validamente rispondere è “Cosa ci attende per il 2018? Quali sono le tendenze che sfideranno tutto il comparto ICT?” Per evitare di rimanere impreparati è bene affrontare l’argomentazione in modo certosino. Ecco i 4 trends e sfide da non perdere di vista.
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Blockchain
Con il continuo proliferare e con il fascino che il mercato delle criptovalute sta sempre più esercitando sui trader ed investitori, non si può non tenere in debita considerazione come la tecnologia Blockchain ha cambiato e muterà il modo di concludere le transazioni finanziarie.
Che cos’è la Blockchain? È un database distribuito in cui vengono registrate tutte le transazioni che avvengono day-by-day, si tratta di una sorta di “registro aperto” o di “libro mastro” che richiede un processo di validazione e di cifratura affinchè le transazioni entrino in un “blocco”.
Battezzata nel 2008 grazie all’avvento del Bitcoin, da allora ad oggi lo sviluppo della tecnologia Blockchain non è mai venuta meno. Quali sono le sue applicazioni per il prossimo recente futuro? In primis, ci saranno evidenti ricadute in ambito finanziario grazie all’avvento del Fintech, alcuni gruppi bancari ed assicurativi stanno già lavorando in questo senso.
La Blockchain avrà un ruolo sempre più rilevante nell’ambito della protezione del diritto d’autore per i prodotti digitali e garantirà integrità, riservatezza e sicurezza per i dati inerenti alla salute e al fascicolo sanitario di un paziente.
Le sfide sono davvero tutte aperte ed in divenire all’interno della Pubblica Amministrazione e nel Terzo Settore anche se in misura minore rispetto al mercato finanziario, bancario ed assicurativo.
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Internet of Things o IoT
Negli ultimi anni si parla di IoT o di Internet delle Cose, cosa prevede questo trend? Si tratta di un neologismo utilizzato per la prima volta da Kevin Ashton, ricercatore presso il MIT, Massachussets Institute of Technology: esso nasce dall’esigenza di attribuire un nome agli oggetti reali connessi ad Inernet.
Non a caso si parla di Internet delle cose o di “Internet of Things“ dal momento che non si può negare che incrementeranno sempre di più i dispositivi connessi e ci sarà una forte e crescente fiducia nel nostro Sistema Paese verso le tecnologie IoT più consolidate.
Per il prossimo futuro si prevede che la triplice relazione tra Big Data, Analytics e Internet of Things possa continuare a creare valore all’interno del settore ICT.
In questo modo potrà essere data una “identità elettronica” a tutto ciò che forma il mondo circostante, anche attraverso altre tecnologie (come il più noto il QR code).
Una nuova frontiera della conoscenza e creazione di nuovi Big data, chiari esempi dell’applicazione pratica dell’IoT sono: videocamere, orologi, wearable (oggetti da indossare, come braccialetti connessi e orologi), rilevatori di luminosità, sensori ambientali e territoriali, domotica, edifici intelligenti, bulding automation, robotica, automotive, smart health, telemetria, smart mobility, smart agrifood, wearable per animali.
Per il biennio 2018-2019 si prevedono importanti sviluppi di questo nuovo approccio promettente che creerà valore aggiunto per vari settori aziendali poc’anzi citati.
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Arrivo del 5G
Alex Gledhill, Global Account Director di Intel, definisce il 5G come “un ecosistema end-to-end in grado di abilitare una connected society completamente mobile”. Che cosa comporterà l’introduzione della Tecnologia 5G? Maggiore larghezza di banda, download più veloci, più efficienza, tempi di lag “inesistenti” per gli appassionati del gaming.
L’ITU – International Telecommunication Union, agenzia delle Nazioni Unite specializzata in telecomunicazioni, ha pubblicato le prime linee guida all’interno del Draft New Report ITU-R SG05 che delinea i requisiti minimi dello standard 5G: “velocità di navigazione in mobilità a 20 Gigabit al secondo in download (1 Gigabit in upload), reti in grado di garantire fino a 1 milione di dispositivi connessi per chilometro quadrato e latenze massime di 4 millisecondi”.
Per la fine del 2018 o inizi del 2019 le cose cambieranno nuovamente: lo sviluppo delle tecnologie di comunicazione mobile di quinta generazione interesserà non più solamente smartphone e altri dispositivi mobili, ma pure la robotica all’interno delle fabbriche, alla domotica all’interno delle abitazioni, alla Telemedicina, alla Digital Health, etc. etc.
Una più veloce connessione apre le porte a diverse applicazioni ad oggi ancora precluse: il 5G consentirà ad un numero crescente di utenti di potersi collegare alla Rete Internet ed effettuare dirette video in streaming in alta definizione.
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Intelligenza Artificiale o IA
Intelligenza Artificiale o IA è definibile come “insieme di studi e tecniche che tendono alla realizzazione di macchine, specialmente calcolatori elettronici, in grado di risolvere problemi e di riprodurre attività proprie dell’intelligenza umana”.
Gli sforzi dell’industria robotica sono tutti rivolti a realizzare macchine sempre più indipendenti e sempre più intelligenti: diverse sono le prospettive e i cambiamenti che ci verranno sempre più imposti dal progresso tecnologico. I timori per un futuro che non conosciamo sono per certi versi anche legittimi, ma occorre sapere giocare in anticipo per non essere colti impreparati.